lunedì 29 febbraio 2016

Om Mani Padme Hum"





"Om Mani Padme Hum".

I significati di questo mantra sono tanti, e la somma dei suoni sacrali che lo compongono significa "Oh perla che splende nel fiore di loto!". Questo mantra è composto di sei sillabe sacre in relazione con i sei Buddha che agiscono nei sei destini. Oṃ protegge dall'orgoglio. Ma protegge dalla gelosia e dall'invidia. Ṇi protegge dalla passione, dall'egoismo. Pad protegge dall'ottusità e dall'oscurità mentale. Me, protegge dall'avidità e dall'attaccamento, dall'ignoranza. Hūṃ protegge dall'ira e dall'odio.
Esiste un'altra interpretazione di questo mantra secondo la quale dona la prosperità e l'abbondanza

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BLADE RUNNER LOVE THEME



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NON ELEMOSINATE L’ATTENZIONE DI NESSUNO,TANTO MENO L’AMORE



Non elemosinate amore a chi non ha tempo per voi, a chi pensa solo a se stesso. Non fatelo mai. Non vi merita chi vi fa sentire invisibile ed insignificante con la sua indifferenza. Meritate qualcuno che con la sua attenzione vi faccia sentire importanti e presenti.

L’amore si deve dimostrare, mai elemosinare. Doverlo fare è il più fedele riflesso dell’ingiustizia emotiva, dello squilibrio che contraddistingue il sentimento alla base di un rapporto.

Meritate qualcuno che parla poco, ma fa tanto. Non meritate qualcuno che vi cerca solo quando ne ha bisogno, ma una persona che stia al vostro fianco anche quando ne avete l’esigenza e non solo quando è mosso da interesse. Meritate qualcuno che, senza aspettarsi nulla, vi porta dentro di sé, vi sente e vi fa sentire importante nella sua vita.
In fin dei conti è semplice, la persona che meritate è quella che, avendo la libertà di scelta, si avvicina a voi, vi apprezza e vi dedica tempo e pensieri.
sorriso nuovo

Non esiste la mancanza di tempo, ma di interesse

Dicono che non esiste la mancanza di tempo, bensì la mancanza di interesse, perché quando una persona vuole davvero, l’alba diventa giorno, martedì diventa sabato ed un momento si trasforma in opportunità.

Si dice anche che chi aspetta troppo, resta deluso e soffre. Si capisce, quindi, che bisogna rivedere le nostre aspettative e metterci in testa di “non aspettarsi nulla da nessuno, solo da noi stessi”.
Perché le speranze e le aspettative sono molte volte (se non tutte) la base dei fiaschi emotivi e, pertanto, del concepire come mancanza di interesse gli atteggiamenti degli altri.

Quando percepiamo quello che gli altri fanno o dicono come un inganno, proviamo molto dolore. Un dolore emotivo che a livello cerebrale agisce allo stesso modo del dolore fisico.

FONTE: http://lamenteemeravigliosa.it/non-elemosinate-lattenzione-di-nessuno-tanto-meno-lamore/




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IO CREDO NEL ROSA

Io credo nel rosa.
Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie.
Io credo nei baci, molti baci.
Io credo nel diventare forte quando tutto sembra andare storto.
Io credo che le ragazze felici siano le ragazze più belle.
Io credo che domani sarà un altro giorno, ed io credo nei miracoli.
Solo chi non crede nei miracoli non è abbastanza realista.
(Audrey Hepburn  )






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domenica 28 febbraio 2016

L'EGO TEME DI SVANIRE


Serve una consapevolezza dirompente per poter saltare nel vuoto del niente e accettare di essere nessuno. La paura ed il senso di angoscia impediscono costantemente questo abbandonarsi. L’ego è terrorizzato di perdere la connessione con la coscienza che lo ha costruito e quindi svanire nel non tempo. Ma un ritorno alla coscienza prima dove tutto ha origine e niente è ancora manifestato, vuol dire proprio questo. Non credo che sia una cosa che possa essere insegnata nei libri o nei corsi di risveglio. Non credo neppure che si possa imparare esercitandosi in qualche modo. Semplicemente accade.



Accade di non aver più paura di non essere. Accade che improvvisamente quel senso di vuoto e di morte terrestre diventi proprio quella quiete e quella gioia che si è sempre cercato. E che il vuoto tanto temuto si riveli così pieno di eterno ed infinito che si comprende che il Tutto è Niente e che il Niente è Tutto. Che esiste solo una coscienza che tutto crea a partire da te stesso, dalla tua realtà, dal tuo ego e che quindi non c’è più nessuna separazione da ogni altro tipo di manifestazione. Semplicemente Tutto e Niente, È. Ed è bellissimo. E non c’è giudizio. E si può continuare ad esistere in ogni dove o in ogni mai, perché comunque SI È!

Letizia Ribechini

segue su
http://camminanelsole.com/lego-amiamolo-per-cio-che-e-da-leggere/

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LA VITTIMA, IL PADRONE, IL MAGO


TRE LIVELLI DELLA COSCIENZA - TRE LIVELLI DI VITA

E’ noto che se vuoi cambiare la vita, devi cambiare il modo di pensare, e ne seguiranno dei cambiamenti reali. Si parla di tre livelli della consapevolezza molto differenti, ognuno dei quali determina la qualità della vita dell’uomo. Ciascun livello suppone la presenza di certe regola della vita, credenze, convinzioni.


1. LA VITTIMA

Purtroppo, le persone con questo livello della coscienza sono tante. Vivono in base all’istinto della sopravvivenza, hanno la paura per la propria vita. Si lamentano dello stato, del capo, della vita in generale, credono di essere vittime delle circostanze. Secondo loro, tutto è predeterminato; non credono nei cabiamenti. Per le persone con quesito livello della coscienza è importante il confort, l’assenza dei rischi, le garanzie. Qualsiasi cambiamento è percepito come un pericolo e non la possibilità di cambiare la vita in meglio. Credono che si debba lottare per tutto nella vita, e lottano contro se stessi e contro la vita. Non si sentono padroni della loro vita.

2. IL PADRONE

Per queste persone non c’è nulla di impossibile, credono in se stesse e nel successo. Sanno che la vita offre una miriade delle possibilità tramite le quali possono avere tutti i beni che desiderano. Le persone con questo livello della coscienza sono capaci d prendere delle decisioni, agire e raggiungere i loro obiettivi. Incontrando i problemi, non soffrono chiedendosi come mai era era accaduto proprio a loro, ma cercano delle soluzioni. Avviano delle imprese dove vanno a lavorare le persone con la coscienza del livello descritto sopra.

3. MAGO

E’ il livello più alto. Le persone che raggiungono questo livello sono convinti che la vita offra tutto il necessario. Non hanno dei pregiudizi, e nel caso se dovessero affiorare, presto ne diventano consapevoli e li trasformano. Capiscono che per cambiare il destino si deve cambiare qualcosa dentro se stessi, e i problemi li percepiscono come il mezzo per evolversi e per migliorare la vita. Questo modo di pensare permette loro di realizzare i piani non tramite la lotta contro la realtà ma lavorando su se stessi. Hanno sempre qualcosa da condividere: soldi, conoscenze, bontà, amore...

Se volete migliorare la qualità della vostra vita, non cercate subito di agire, o di lottare per ottenere ciò che vi spetta; prima mettete l’ordine nella vostra testa... forse vorreste la qualità della vita da “padrone” ma pensate come la “vittima”? ...

http://www.aum.news/…/334-kak-zvukovye-uprazhneniya-slazhen…

Advanced Mind Institute Italia



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sabato 27 febbraio 2016

Guarda tuo padre, guarda tua madre...

Guarda tuo padre, guarda tua madre...
La tua Anima li ha scelti come genitori, proprio perchè sapeva che, grazie a loro, avrebbe ripercorso gli schemi che loro avevano ereditato; ha scelto di riviverli per poter trovare la forza di sganciarsi, in questa Vita...
Guarda la perfezione del disegno che le vostre Anime hanno creato, aiutandosi l'un l'altra. Mentre eri piccolo già ti chiedevi com'era possibile che fossero i tuoi genitori, cosa ci facevi in mezzo a loro, ti sentivi piombato in mezzo ad una rappresentazione assurda...
E poi, per sopravvivere, ti sei adattato. Così fanno gli Esseri che evolvono, lo diceva perfino Darwin.
Ora sei adulto e puoi guardare tutto come realmente è: un dramma rappresentato a tuo beneficio, per farti sentire ancora una volta prigioniero di uno schema, al punto da non poterne più.
E' così che si cambia, quando la misura è colma.
Stai cambiando, e ritrovando Te Stesso, in mezzo al caos.
Imparerai, sempre di più, a trovare ciò che ti corrisponde; metterai insieme i pezzi, e scoprirai Chi Sei.
E poi ti accorgerai che non ti serve più arrivare al punto in cui la misura è colma. Sentirai la scomodità di un ruolo che non è più il tuo. Sceglierai di disincastrarti prima di aver consumato forze ed energia.
Salverai Te Stesso, salverai il tuo mondo.
La tua Anima si riempirà di gratitudine per tuo padre e per tua madre. E' grazie a loro che hai fatto il balzo fuori dallo schema.
E' grazie a te che la catena si è rotta.
Non hai idea di quanto le loro Anime siano felici di questo.
Verrà il tempo in cui lo scoprirai e gioirete insieme. ♥
~ Valeria Pisano ~
www.evolutioncoaching.it ♥

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I SUGGERIMENTI DEL DESTINO

C'è una forza che governa i nostri destini, possiamo chiamarla L'Universo, l'Infinito, l'Intento.. ma possiamo influenzarla e collaborare con lei.


I segnali rappresentano il modo in cui il destino ci parla. La risposta arriva da dentro, con le sensazioni. Lo sai e basta. Bisogna cercare di VEDERE questi segnali e aspettare una risposta interiore. Per esempio, vorreste fare qualcosa ma incontrate continuamente dei piccoli ostacoli. Non sarà un ammonimento? Forse si.

I segni dal Cosmo

1. Una sensazione di gioia, di sollevamento, di godimento a causa di ciò che vi sta succedendo. Se fate qualcosa con gioia è un segno del destino che dice che state andando nella direzione giusta.
2. La violenza su se stessi non porta a nulla di buono. Se la vita è fatta di "devo" e mai di "voglio", essa perde il senso e diventa inutile. Viviamo, così, la vita degli altri.
3. Se vi accompagnano successi e soddisfazioni, è bellissimo! Le forze superiori approviamo la vostra scelta e ve la confermano. Ma se le cose non vanno come si spera dall'inizio, è un segnale che non siete pronti oppure non è un lavoro per voi.
4. I sogni. Un modo per comunicare con le forze cosmiche. Ma per saperli interpretare, occorre prima imparare a ricordare i messaggi e poi, ad analizzarli.
5. Le casualità non sono casuali. E' difficile decifrarle. Per esempio, vi siete inciampati. E pensate: è un brutto segno. Forse non ci devo andare. Ma in realtà, dovevate solo guardare dove mettete i piedi, e basta. Ma se vi capita di inciamparvi due o tre volte di seguito mentre state andando da qualche parte, potrebbe essere un segnale. Di che cosa? Forse, non ci dovete andare, forse non siete pronti per andarci. Tutte la casualità, ritrovamenti, sogni, perdite, si devono analizzare dal punti di vista del loro significato per voi.

Il rumore di fondo del futuro.

E' un termine in uso tra coloro che studiano i fenomeni anormali. Significa "i segni del destino", i "suggerimenti dell'angelo custode" etc. La maggioranza delle persone non è capace di decifrarle, soprattutto gli insuccessi, gli incidenti, le malattie.
Secondo gli esoterici e anche gli scienziati che credono nella possibilità di prevedere il futuro, tutte le grosse difficoltà sono un'onda preliminare che annuncia il futuro.
Gli animali meglio di noi riconoscono il rumore di fondo del futuro. L'unica cosa accessibile a tutti è l'osservazione e l'analisi; il criterio di valutazione potrebbe essere la sensazione dell'armonia di ciò che sta succedendo. L'armonia è uno stato universale , quando vi sentite assolutamente fermi e assolutamente in movimento. L'uomo è l'Universo.. quando l'avete capito, quando sentite la propria unità con tutto, potrete accedere ai segreti dei segni dal cielo.

Advanced Mind Institute Italia
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giovedì 25 febbraio 2016

NON CRITICARE


“E’ importante ricordare che criticando qualcuno attiriamo il karma negativo e le brutte qualità di questa persona. Altrettanto attiriamo le qualità della persona che ammiriamo.
I Veda invitano sempre di parlare di Dio e dei santi, invitano di osannarli. E’ la via più facile per acquistare le qualità divine. Si consiglia anche di parlare e di pensare alle persone armoniche e di successo. Ma più siamo egoisti e invidiosi, meno ci è facile parlòare bene di qualcuno.
Bisogna imparare a non criticare nessuno.
Come ci influenzano i nostri discorsi?
La “Mahabharata” consiglia di non parlare dei suoi progetti. Quando ne avete parlato, soprattutto con persone invidiose, la probabilità di successo diminuisce sensibilmente. Perché le persone che parlano poco e dicono cose sensate, ci riescono di più? Loro non perdono l’energia.
C’è anche un altra semplice regola legata alle parole: se abbiamo fatto del bene e ce ne vantiamo, perdiamo il karma positivo acquisito... Non vantatevene mai di ciò che state facendo."



Rami Blekt

Advanced Mind Institute Italia

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Dio nella mia anima draghi nel mio cuore

«Anima mia, dove sei? Mi senti? Io parlo, ti chiamo… Ci sei? Sono tornato, sono di nuovo qui.
o scosso dai miei calzari la polvere di ogni paese e sono venuto da te, sono a te vicino; dopo lunghi anni di lunghe peregrinazioni sono ritornato da te. Vuoi che ti racconti tutto ciò che ho visto, vissuto, assorbito in me? Oppure non vuoi sentire nulla di tutto il rumore della vita e del mondo? Ma una cosa devi sapere: una cosa ho imparato, ossia che questa vita va vissuta. Questa vita è la via, la via a lungo cercata verso ciò che è inconoscibile e che noi chiamiamo divino. Non c´è altra via. Ogni altra strada è sbagliata. Ho trovato la via giusta, mi ha condotto a te, anima mia. Ritorno temprato e purificato. Mi conosci ancora? Quanto a lungo è durata la separazione! Tutto è così mutato. E come ti ho trovata? Com´è stato bizzarro il mio viaggio! Che parole dovrei usare per descrivere per quali tortuosi sentieri una buona stella mi ha guidato fino a te? Dammi la mano, anima mia quasi dimenticata. Che immensa gioia rivederti, o anima per tanto tempo disconosciuta! La vita mi ha riportato a te. Diciamo grazie alla vita perché ho vissuto, per tutte le ore serene e per quelle tristi, per ogni gioia e ogni dolore. Anima mia, il mio viaggio deve proseguire insieme a te. Con te voglio andare ed elevarmi alla mia solitudine».
Questo mi costrinse a dire lo spirito del profondo e al tempo stesso a viverlo contro la mia stessa volontà, perché non me l´aspettavo. In quel periodo ero ancora totalmente prigioniero dello spirito di questo tempo e nutrivo altri pensieri riguardo all´anima umana. Pensavo e parlavo molto dell´anima, conoscevo tante parole dotte in proposito, l´avevo giudicata e resa oggetto della scienza. Credevo che la mia anima potesse essere l´oggetto del mio giudizio e del mio sapere; il mio giudizio e il mio sapere sono invece proprio loro gli oggetti della mia anima. Perciò lo spirito del profondo mi costrinse a parlare all´anima mia, a rivolgermi a lei come a una creatura vivente, dotata di esistenza propria. Dovevo acquistare consapevolezza di aver perduto la mia anima. Da ciò impariamo in che modo lo spirito del profondo consideri l´anima: la vede come una creatura vivente, dotata di una propria esistenza, e con ciò contraddice lo spirito di questo tempo, per il quale l´anima è una cosa dipendente dall´uomo, che si può giudicare e classificare e di cui possiamo afferrare i confini. Ho dovuto capire che ciò che prima consideravo la mia anima, non era affatto la mia anima, bensì un´inerte costruzione dottrinale. Ho dovuto quindi parlare all´anima come se fosse qualcosa di distante e ignoto, che non esisteva grazie a me, ma grazie alla quale io stesso esistevo.
Giunge al luogo dell´anima chi distoglie il proprio desiderio dalle cose esteriori. Se non la trova, viene sopraffatto dall´orrore del vuoto. E, agitando più volte il suo flagello, l´angoscia lo spronerà a una ricerca disperata e a una cieca brama delle cose vacue di questo mondo. Diverrà folle per la sua insaziabile cupidigia e si allontanerà dalla sua anima, per non ritrovarla mai più. Correrà dietro a ogni cosa, se ne impadronirà, ma non ritroverà la sua anima, perché solo dentro di sé la potrebbe trovare. Essa si trovava certo nelle cose e negli uomini, tuttavia colui che è cieco coglie le cose e gli uomini, ma non la sua anima nelle cose e negli uomini. Nulla sa dell´anima sua. Come potrebbe distinguerla dagli uomini e dalle cose? La potrebbe trovare nel desiderio stesso, ma non negli oggetti del desiderio. Se lui fosse padrone del suo desiderio, e non fosse invece il suo desiderio a impadronirsi di lui, avrebbe toccato con mano la propria anima, perché il suo desiderio ne è immagine ed espressione.
Se possediamo l´immagine di una cosa, possediamo la metà di quella cosa. L´immagine del mondo costituisce la metà del mondo. Chi possiede il mondo, ma non invece la sua immagine, possiede soltanto la metà del mondo, poiché l´anima sua è povera e indigente. La ricchezza dell´anima è fatta di immagini. Chi possiede l´immagine del mondo, possiede la metà del mondo, anche se il suo lato umano è povero e indigente. Ma la fame trasforma l´anima in una belva che divora cose che non tollera e da cui resta avvelenata. Amici miei, saggio è nutrire l´anima, per non allevarvi draghi e diavoli in cuore.
Traduzione Marianna Massimello

Carl Gustav Jung

(© 2009 Stiftung der Werke von C. G. Jung / W. W. Norton & Company, New York, per gentile concessione di Berla & Griffini Rights Agency © 2010 Bollati Boringhieri Editore, Torino)


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NON SIAMO NATI PER SOFFRIRE


Il messaggio di Raffaele Morelli è tanto semplice quanto rivoluzionario. Quando arriva il dolore, non bisogna evitarlo né combatterlo, ma cedergli, farsene sopraffare.

Osservandolo senza volerlo spiegare, vivendolo senza volerlo scacciare, il disagio se ne andrà da solo, dopo averci portato il suo messaggio profondo per farci rinascere e ridare senso alla nostra vita.

"Quando il dolore mi chiama" spiega il celebre psicoterapeuta "cerco di non parlare con me stesso, di non dirmi e ridirmi: 'Non doveva andare così'. Non faccio nessuna autocritica [...]. Non cerco neppure di pensare a come correggere l'episodio che ritengo abbia scatenato la mia ferita. Porto dolcemente l'attenzione sul dolore, senza oppormi e, ovunque mi trovi, me ne lascio sopraffare; cerco di sentire bene la sua presenza, di osservare in quale parte del mio corpo si irradia [...].

Si deve rompere lo schema: soffro a causa di qualcosa che è successo, di lui che non c'è più, del mio lavoro [...]. So per certo che più cerco la causa del disagio, più cerco di spiegarla, di capirla, di correggerla, più soffrirò."

Con un'affascinante miscela di saggezza e storie di vita reale, l'autore offre con la sua nota chiarezza un punto di vista rivoluzionario sul modo di superare il disagio. Per imparare a "soffrire bene" e uscire rinnovati da ogni esperienza negativa.


Non Siamo Nati per Soffrire Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere
€ 9.5
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domenica 21 febbraio 2016

problematiche ...


Vite di Servizio e vite di apprendimento del Potere

Lo scopo delle vite di servizio spesso può creare problematiche che richiedono fermezza. Questo comprende problemi di:

1) Amore per se stessi – L’incapacità ad amare se stessi a causa di una programmazione interiore di “peccato originale”, il bisogno del perdono basato sul vizio innato nell’umanità come viene insegnato dai testi religiosi. Il risultato è una bassa auto-stima e questo è in conflitto con la vostra Divinità come Aspetti di Dio Creatore.

2) L’incapacità a manifestare l’Abbondanza: il rifiuto dell’abbondanza economica ed una incapacità a creare ciò che è necessario a livello economico a causa di vite con voti di povertà. Si ha la percezione/convinzione errata che la spiritualità non possa coesistere con la ricchezza economica.

3) Fallimento nelle relazioni: squilibrio tra il dare e il ricevere. Vite di servizio soprattutto in ambito religioso spesso possono portare all’incapacità a ricevere. Ci sono persone spirituali per natura che sono in grado di dare ma non di ricevere, ed il risultato ancora una volta è un aspetto di squilibrio nell’amore verso se stessi, problemi di autostima, la convinzione che sia “meglio dare che ricevere”. Ci deve essere equilibrio. Si stabiliscono relazioni dove uno dà sempre ed il risultato è un rapporto a senso unico, che inevitabilmente fallisce.

4) Bigotteria religiosa: aspetto di un comportamento ipercritico, che condanna gli altri che possono sembrare avere un comportamento non etico o non conforme al medesimo sistema di moralità o religione

Vite per apprendere il mantenimento responsabile del Potere spesso conducono a problematiche difficili come:

1) Squilibrio dell’ego – basato su un senso di superiorità, auto-esaltazione e diritto.

2) Controllo – la caratteristica di cercare di imporre la propria volontà agli altri in scenari inappropriati. Il bisogno di essere responsabili ed avere altri che “seguono” i vostri ordini.



3) Auto-indulgenza – un aspetto di egoismo e pigrizia. Incapacità a lavorare sull’autostima, ed un aspetto di eccessi per se stessi, eccessi nello spendere, nel mangiare, concentrazione sul piacere.



L'Arcangelo Metatron tramite James Tipton [Tyberonn]


http://www.lightworker.it/msg_metatron_may_10.html


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sabato 20 febbraio 2016

La chiave della gratitudine


"Non puoi esercitare a lungo il potere senza la gratitudine, perché è lagratitudine a mantenerti in contatto con il potere. " Wallace Wattles (1860-1911) scrittore del movimento new thought


Conosco migliaia di persone con situazioni tremende alle spalle che hanno rivoluzionato la loro vita attraverso la gratitudine. So di guarigioni miracolose in casi apparentemente senza speranza: reni malfunzionanti tornati perfetti, cuori malati guariti, difetti di vista recuperati, tumori scomparsi, e ossa rigenerate. So di relazioni incrinate che la gratitudine ha trasformato in storie meravigliose: matrimoni falliti rimessi in sesto, famiglie sgretolate nuovamente riunite, genitori che recuperano il dialogo con i figli adolescenti, insegnanti che trasformano radicalmente i loro
studenti. Ho visto persone che da indigenti sono diventate benestanti attraverso la gratitudine, o hanno invertito la rotta dei loro affari fallimentari; ho visto gente sempre vissuta al limite della povertà diventare ricca. Qualcuno è persino riuscito a passare dalla vita di strada a una vita "normale" nel giro di una settimana. So di persone depresse catapultate in una vita felice e piena di soddisfazione attraverso la gratitudine. E di altre, che soffrivano di ansia o di altri disagi mentali, di nuovo in perfetta salute attraverso la gratitudine.
Tutti i Maestri del mondo hanno fatto ricorso alla gratitudine, perché sapevano che è una delle massime espressioni d'amore. Sapevano che nell'essere grati, rendevano la loro vita perfettamente conforme alla legge. Perché credi che Gesù rendesse grazie prima di compiere un miracolo?
Ogni volta che provi gratitudine dai amore, e ciò che dai ricevi. Che tu ringrazi una persona o ti senta grato per un'automobile, una vacanza, un tramonto, un regalo, una nuova casa o un fatto emozionante, tu stai trasmettendo amore, e di rimando riceverai ancora più gioia, salute, soldi, esperienze fantastiche, relazioni
meravigliose, opportunità.
Provaci tu ora. Pensa a qualcosa o a qualcuno per cui sei grato. Puoi anche scegliere la persona che ami di più al mondo. Concentrati su di lei e pensa a tutte le qualità che ami di lei e per cui le sei grato. Poi, a voce alta o nella tua mente,
ripetigliele tutte come se fosse lì con te. Elencale i motivi per cui le ami. Puoi ricordare momenti o casi particolari, iniziando così: "Ti ricordi quella volta che...". Mentre lo fai, senti come il tuo cuore e il tuo corpo si riempiono di gratitudine. L'amore che dai con questo semplice esercizio ti ritornerà nella relazione, e in ogni altro aspetto della tua vita. Ecco quant'è facile dare amore attraverso la gratitudine. Albert Einstein è stato uno dei più grandi scienziati mai esistiti. Le sue scoperte hanno rivoluzionato la nostra percezione dell'Universo. Quando gli venivano poste domande sui suoi risultati eccezionali, Einstein non faceva che ringraziare i suoi predecessori e colleghi. Una delle menti più brillanti al mondo ringraziava altre persone per il loro grande contributo... un centinaio di volte al giorno! Ciò significa che almeno cento volte al giorno Einstein esprimeva amore. Ti stupisce ancora che la vita gli abbia rivelato così tanti segreti?


"Cento volte al giorno ricordo a me stesso che la mia vita interiore ed esteriore è basata sulle fatiche di altri uomini, vivi e morti, e che devo sforzarmi al massimo per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto e ancora ricevo. "
Albert Einstein(1879-1955) fisico premio Nobel


La gratitudine, il grande moltiplicatore
Quando provi gratitudine per quello che hai, anche se si tratta di una piccola cosa, ne riceverai ancora. Se sei grato per i soldi che hai, benché pochi, ne riceverai altri. Se sei grato per una relazione, benché imperfetta, questa migliorerà. Se sei grato per il tuo lavoro, pur non essendo magari quello dei tuoi sogni, riceverai opportunità migliori. Perché la gratitudine è il grande moltiplicatore della vita!


"Se l'unica preghiera che dirai nella tua vita è 'grazie', questo sarà sufficiente."
Meister Eckhart (1260-1328) scrittore e teologo cristiano


La gratitudine ha origine da una sola parola - grazie -ma perché possa crescere occorre che tu la senta con tutto il cuore. Più spesso dirai grazie, più gratitudine sentirai, e più amore darai. Hai tre modi per usare il potere della gratitudine nella tua vita e ognuno di essi esprime amore.
1. Sii grato per tutto ciò che hai ricevuto nella tua vita (passato).
2. Sii grato per tutto ciò che ricevi nella tua vita (presente).
3. Sii grato per tutto ciò che desideri nella tua vita, come se già l'avessi ricevuto (futuro).
Se non provi gratitudine per ciò che hai ricevuto e ricevi, non trasmetterai amore e non avrai il potere di cambiare nessuna delle situazioni in cui ti trovi ora. Se ringrazi per quello che hai ricevuto e continui a ricevere, il tuo grazie lo moltiplicherà. E allo stesso tempo la gratitudine ti porta ciò che desideri! Sii grato per le cose che vuoi, come se le avessi già ricevute: la legge di attrazione stabilisce che devi riceverle. Ti saresti mai aspettato che un'azione semplice come essere grato potesse moltiplicare tutto quello che ami e cambiare completamente la tua vita?
Un uomo divorziato, solo, depresso, con un lavoro insopportabile, decise di amare e provare gratitudine ogni giorno, per tentare di cambiare la sua vita. Iniziò a essere positivo nei confronti di tutti. Era talmente positivo e felice che, quando li chiamò, scioccò i vecchi amici e i familiari. Iniziò a essere grato per ogni cosa, persino per l'acqua corrente. Ed ecco che cosa gli accadde nell'arco di centoventi giorni: tutto quello che odiava del suo lavoro cambiò come per miracolo. Ora lui ama il suo lavoro e grazie a esso viaggia in luoghi che ha sempre desiderato visitare. Ha un rapporto meraviglioso con tutti i familiari, come mai prima. È riuscito a pagare tutte le rate dell'auto e non gli mancano mai i soldi per le sue esigenze. Le sue giornate sono belle, succeda quel che succeda. E si è risposato... con il suo primo amore, una
compagna delle superiori!


"La gratitudine per l'abbondanza che hai ricevuto è l'assicurazione migliore per l'abbondanza futura."
Maometto (570 circa-632) fondatore dell'islam


Se dimostri poca gratitudine, la tua vita cambierà in minima parte. Viceversa, se ne dimostri tanta, ogni giorno, la tua vita cambierà in un modo che ora non riesci neanche a immaginare. La gratitudine moltiplica non solo gli aspetti positivi della tua vita, ma elimina anche quelli negativi. Indipendentemente da quanto brutta sia la situazione in cui ti trovi, puoi sempre scoprire qualcosa per cui essere grato e, così facendo, canalizzare la forza dell'amore che cancella la negatività.
La gratitudine è il ponte per l'amore "Se saremo abbastanza sereni e pronti, troveremo il lato positivo di ogni
delusione. " Henry David Thoreau (1817-1862) scrittore trascendentalista


Attraverso la gratitudine mia madre passò dalla profonda sofferenza alla felicità. Per i miei genitori era stato un colpo di fulmine, la loro storia d'amore e il loro matrimonio bellissimi. Alla morte di mio padre, mia madre soffrì in modo atroce, perché lui le mancava enormemente. Ma, nel pieno del lutto e del dolore, iniziò a cercare tra gli altri aspetti della sua vita quelli per cui essere grata. Provava gratitudine per tutto l'amore e la felicità che aveva ricevuto dagli anni trascorsi con mio padre, ma cercava anche ragioni per cui essere grata in futuro. La prima fu la possibilità di viaggiare: era un suo desiderio da sempre, mai soddisfatto perché a papà non piaceva per niente. Mia madre perciò realizzò il suo sogno di viaggiare e molti altri desideri che non aveva ascoltato in passato. La gratitudine fu il ponte che condusse mia madre da un dolore immenso a una nuova vita piena di felicità. È impossibile provare emozioni negative, come la tristezza, se ti senti grato. Se ti trovi invischiato in una situazione difficile, cerca qualcosa per cui essere grato. Quando la trovi, cercane un'altra, e poi un'altra ancora, perché ogni singola cosa per cui essere grati può cambiare quella situazione. La gratitudine è il ponte che dalle emozioni negative conduce alla canalizzazione della forza dell'amore!


"La gratitudine è un vaccino, un'antitossina e un antisettico. "
John Henry Lowett (1864-1923) predicatore presbiteriano e scrittore


Quando ti accade una cosa buona durante la giornata, ringrazia. Indipendentemente da quanto possa essere piccola, di' grazie. Quando trovi parcheggio in un attimo o quando senti la tua canzone preferita alla radio o quando, arrivando a un semaforo, scatta subito il verde, o quando trovi un posto a sedere sull'autobus o sul treno, di' grazie. Questi sono tutti regali della vita. Ringrazia per i tuoi organi di senso: gli occhi che vedono, le orecchie che odono, la bocca che gusta, il naso che ti permette di odorare e la pelle di "sentire". Ringrazia per le gambe che ti permettono di camminare, per le mani che usi per fare quasi tutto, per la voce grazie alla quale esprimi e comunichi con gli altri. Ringrazia per lo
straordinario sistema immunitario che ti mantiene in salute o che ti guarisce, e per tutti gli organi che ti mantengono in vita. Ringrazia per la magnificenza della mente umana che nessuna tecnologia al mondo può eguagliare. Il tuo corpo è il laboratorio più all'avanguardia sulla Terra, e non esiste nulla che possa vagamente riprodurre la sua grandezza. Tu sei un miracolo! Ringrazia per la tua casa, per la tua famiglia, per i tuoi amici, per il tuo lavoro e i tuoi amati animali domestici. Ringrazia per il sole, per l'acqua che bevi, per il cibo che mangi e per l'aria che respiri; se ti mancasse anche solo una di queste cose, non potresti vivere.
Di' grazie per gli alberi, per gli animali, per gli oceani, per gli uccelli, per i fiori, per le piante, per il cielo blu, per la pioggia, per le stelle, per la luna e per il nostro meraviglioso Pianeta.
Ringrazia per i mezzi di trasporto di cui ti servi ogni giorno. Per tutte le società fornitrici di quei servizi essenziali che rendono più confortevole la tua vita. Tantissime persone hanno faticato perché tu potessi aprire un rubinetto e avere
l'acqua. Tantissime persone hanno lavorato una vita perché tu potessi azionare un interruttore e avere la luce. Pensa alla grandezza delle persone che hanno lavorato come schiavi giorno dopo giorno, anno dopo anno, per posare i binari delle ferrovie di tutto il mondo. Ed è quasi impossibile immaginare quante persone si sono dedicate al compito massacrante di costruire le strade su cui noi viaggiamo e che formano una rete di comunicazione che unisce il mondo.


"Nella vita quotidiana difficilmente ci rendiamo conto che riceviamo molto più di quanto diamo, e che è solo con la gratitudine che la vita diventa ricca " Dietrich Bonhoeffer (1906-1945) pastore luterano


Dimostra la tua gratitudine per usarne il potere. Maggiore è la gratitudine che senti, maggiore è l'amore che dai, e maggiore è l'amore che ricevi di riflesso. Provi gratitudine per il fatto di essere sano? O te ne accorgi solo quando ti
ammali? Sei grato per avere dormito bene? O lo dai per scontato, pensando al sonno solo quando ne vieni privato?
Sei grato di avere intorno a te i tuoi cari quando va tutto bene con loro, o parli di loro solo quando sorgono dei problemi? Sei grato di avere a disposizione l'elettricità quando usi un elettrodomestico o azioni un interruttore? Oppure ci pensi solo in caso di blackout? Sei grato ogni giorno per essere vivo? Ogni istante è un'opportunità per essere grato e moltiplicare quello che ami. Mi ritenevo una persona che provava gratitudine, ma non sapevo che cosa fosse realmente finché non l'ho messa in pratica ogni giorno. Mentre guido o cammino, ne approfitto per ringraziare per tutto quello che ho nella vita. Lo faccio persino mentre mi sposto dalla cucina alla camera da letto. Dal profondo del cuore dico: "Grazie per la mia vita. Grazie per l'armonia. Grazie per la gioia. Grazie per la salute. Grazie per le cose divertenti ed entusiasmanti. Grazie per le meraviglie dell'esistenza. Grazie per quanto di bello e di buono c'è nella mia vita".
Sii grato! La gratitudine non costa nulla, ma vale più di tutte le ricchezze del mondo. La gratitudine colma la tua vita di ogni genere di ricchezza, perché, qualunque sia la cosa per cui sei grato, essa verrà moltiplicata dalla gratitudine stessa.

Rhonda Byrne - The Power, in cui tratta delle chiavi del potere.

Fonte
http://buongiornobuongiorno.blogspot.it/2015_01_01_archive.html

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The Power
Il Potere
Voto medio su 40 recensioni: Da non perdere
€ 18.5

venerdì 19 febbraio 2016

giovedì 18 febbraio 2016

La felicita' é qui


Che cosa vuol dire davvero accettarsi? Come si difende la salute del corpo, e quella della mente?

Cosa dobbiamo fare quando i pensieri ci investono a stormi impazziti? La solitudine è più una risorsa o una condanna? Come vanno vissute le sconfitte in amore? Insegnano qualcosa o fanno solo soffrire? Invidia, gelosia, avarizia, lussuria: come dobbiamo comportarci coi nostri vizi? Qual è il modo migliore per educare un figlio? Come affrontare la vecchiaia? E la morte? Cosa conta poi alla fine nella vita?

La strada per la felicità è piena di domande. A cui questo libro cerca di dare una risposta.

In un lungo e articolato dialogo, come un allievo davanti al proprio maestro il giornalista Luciano Falsiroli interroga Morelli con le domande che ogni suo lettore vorrebbe porgli. Ne esce un libro denso di spunti e insegnamenti, il primo grande compendio del pensiero uno psicologo diventato oramai un vero e proprio guru.

alcuni brani dal libro di Morelli:


«La solitudine ti fa ascoltare l’anima e spegnere le luci finte.»


«Pensiamo che la nostra solitudine nasca dall’assenza di relazioni o da relazioni sbagliate. Abbiamo perso di vista la parola “solitudine” e il suo vero significato perché ci siamo identificati esclusivamente nelle relazioni che intratteniamo. E una volta compromesse ci ritroviamo nel deserto.»


«Quindi nella solitudine c’è una percezione maestra che ci indica la via. Nella nostra cultura, la solitudine non è più vista come una saggia maestra che ci indica la via.
Nella nostra cultura, la solitudine non è più vista come una saggia maestra di vita, non è più un’alleata, ma una facile occasione per imitare modelli come quello del Grande Fratello. Per noi la solitudine è una maledizione, quando dovrebbe essere invece accolta come una buona notizia.
Che ci aiuta a indagare e a scoprire chi siamo.»


«L’uomo cosmico non può temere la solitudine, perché nel cosmo non si è mai soli. Quando gli antichi, per capirsi bene, parlavano dei genitori, si interrogavano così: “Ma tu hai perso la mamma?” o “Hai perso la mamma che hai conosciuto?”; “Ma hai perso tua madre, o hai perso la madre che hai conosciuto?”. Ebbene la mamma del mondo, quell’energia che genera l’essere che sei, non si perde mai. E’ sempre lì è sempre stata lì. Quindi anche nella solitudine più totale il signore o la signora del mondo ti stanno guidando…Non siamo mai soli.»

Raffaele Morelli



La Felicità è Qui
Domande e risposte sulla vita, l'amore, l'eternità
€ 9.5


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mercoledì 17 febbraio 2016

Tutto dipende da che struttura ti porti dietro nella testa.

Se sei infelice, vuol dire solo che hai imparato qualche trucco per essere infelice, nient’altro!


L’infelicità dipende dalla struttura della tua mente. Ci sono persone che sono infelici in qualunque situazione; hanno un certo programma nella mente che trasforma tutto in infelicità. Se parli loro della bellezza della rosa, subito si mettono a contare le spine.
Se dici: “Che bella mattinata, che bel sole!”, diranno: “È solo un giorno, presto arriverà la notte, perché fare tanto chiasso?”.


La stessa cosa può essere vista da una prospettiva positiva;
allora vedrai che la notte è circondata da due giorni. Allora lo sbocciare di una rosa è un miracolo – un fiore così delicato appare tra le spine.


Tutto dipende da che struttura ti porti dietro nella testa. Milioni di persone trasportano delle croci: naturalmente è un fardello; la loro vita è pesante. Ma la loro struttura è tale che si focalizza subito sul negativo, ingrandendolo. È un approccio malato, patologico, alla vita. Ma loro continuano a pensare: “Cosa possiamo farci noi? Così è il mondo!”.
No, il mondo non è così! Il mondo è del tutto neutro: ha spine e ha rose, ha le notti e ha i giorni. Il mondo è del tutto neutro, equilibrato: ha tutto. Dipende da che cosa scegli tu.
È così che la gente crea l’inferno e il paradiso sulla stessa terra.


OSHO




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Comprendere, accettare, lasciar andare

Rimanere attaccato all'idea di come le cose avrebbero dovuto andare, di come le persone dovrebbero essere e di cosa dovrebbero fare è pericoloso, perchè non ha nessuna corrispondenza con la realtà, ma produce effetti per tutto il resto della tua Vita.
Ci sono cose dolorose per noi, ci sono sofferenze per le quali, con il tempo, riusciamo a dire un "grazie" enorme e sincero.

Lasciar andare le situazioni, lasciar andare le persone è fondamentale, non ci sono possibilità di scelta, se non quelle che causano del male a noi stessi ed agli altri.
Pensa alla tua Vita tra vent'anni, tra trenta o quarant'anni, e chiediti se vuoi davvero concluderla rendendoti conto di averla sprecata, nella rabbia, nel rancore, nel senso di ingiustizia, per non aver voluto lasciar andare ciò che era destinato ad uscire dalla tua Vita.
Le opportunità che l'uscita di scena di qualcuno o di qualcosa crea sono enormi; il vuoto e lo spazio vengono riempiti da qualcosa di meglio se inizi a vedere che ogni cosa è al suo posto e che tutto è perfetto così com'è.

Comprendere, accettare, lasciar andare. Non c'è niente da perdonare a chi non può fare altro che quello che ha fatto, convinto di far del bene. E' la nostra idea che doveva essere diverso a creare tutto l'attrito ed il rancore.
Ed è solo un' idea della nostra mente.
~ Valeria Pisano ~

www.evolutioncoaching.it

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vedi anche... L'amore quello Vero

"...non sto parlando dell'incontro con l'anima gemella, o cose del genere, ma chiedendomi quali parametri possano definire l'Amore, che è generale, globale, possibile per ogni essere umano, non solo per quelli che ci fanno 'sbarellare' gli ormoni..."

http://www.chizzocute.it/amore-vero-cos-e-cosa-significa-amare/

"Per essere contento di quello che hai, devi essere contento di quello che SEI."~
Il tuo Essere è la tua identità, e spesso a ciò che SEI hai associato un senso di inadeguatezza, di malessere, di mancanza di fiducia. Se da piccolo hai pensato che, per essere apprezzato, visto, considerato ed amato, dovevi FARE qualcosa, ti sentirai in colpa ogni volta che ti siedi su un divano, e dirai che non sei capace di stare fermo.
Per non sentirti inadeguato continui a fare o a progettare di acquistare qualcosa che potrebbe renderti più sicuro e soddisfatto di te, che potrebbe dimostrare al mondo il tuo valore.
Amare ed ascoltare te stesso è tutta un'altra cosa. E' sapere di avere valore, di essere speciale, unico, prezioso, straordinario.
Non importa se nessuno te lo ha mai detto o fatto capire, adesso sei tu quello che deve prendersi questa responsabilità: essere contento di ciò che SEI.
Lasciar andare giudizi, pensieri, convinzioni, constatazioni, verifiche; resettare tutto e guardare le cose da un punto di vista completamente diverso.
Vedere la tua bellezza, la tua capacità d'amare e di donare, la tua profondità e dolcezza, la tua forza ed il tuo impegno.
Essere contento di ciò che SEI.

~Valeria Pisano~

martedì 16 febbraio 2016

BRUCIARE I PROBLEMI PER RISOLVERLI

Il pensiero è materiale: la nostra realtà interiore si proietta su quella esterna. Ogni nostro problema è fondato su tre basi:


- le convinzioni che l'hanno generato;
- le azioni compiute secondo le convinzioni;
- le esperienze personali che interpretiamo in un certo modo.

Nessun problema sorge sul nulla. Per esempio, alcune donne sono convinte che non esistano degli uomini degni di diventare loro compagni e si comportano di conseguenza, lamentandosi della solitudine o cercando i difetti nei probabili "candidati", per avere una conferma alle proprie convinzioni.

Per indurre una persona di cambiare il modo di pensare, gli psicologi offrono una tecnica che consiste nel "dare fuoco" ai problemi. Ci sono due modi:

- descrivere il problema sulla carta e bruciarlo;
- fare lo stesso nell'immaginazione (se avete una fervida immaginazione).

Si deve capire che cosa esattamente costituisce il problema. Se scrivete semplicemente: "Non ho amici (lavoro, soldi, amore") e poi brucerete il foglio, non cambierà nulla, vi siete soltanto lamentati. Lamentandosi una persona cerca di suscitare la compassione.
Perciò, scrivendo "sono solo/a", bisogna aggiungere mentalmente "voglio che nella mia vita arrivi una persona amica", questo attiverà le risorse interne.

Si consiglia di applicare questa tecnica per la risoluzione dei problemi emozionali, o dei problemi legati alle paure e alle esperienze negative del passato. L'effetto sarà più forte se invece di scrivere delle parole, disegnerete il problema. Si disegna, per esempio, l'immagine della paura, e non la situazione in cui quella sorge. Per esempio, se una persona ha la paura dell'altezza, non deve disegnare se stessa sul lembo di un tetto, deve disegnare la paura stessa.

Le precauzioni: non si consiglia di disegnare e bruciare la propria immagine, le immagini delle altre persone, degli animali, della casa. A tutto ciò siete legati molto intimamente.
Non si deve indentificare se stessi con il problema; l'identificazione con il problema la fa radicare ancora di più; bisogna separare se stessi dal problema.
Il fuoco in tutte le culture del mondo è un antichissimo simbolo della purificazione.
Potete anche essere molto pragmatici e non credere nei riti di nessun tipo, ma il subconscio vive secondo le proprie leggi che influenzano i nostri pensieri e le azioni.
L'identificazione di se stessi come parte del problema potrebbe portare a provare una debolezza, o a sentirsi dele vittime; perciò, non dobbiamo bruciare le nostre risorse psicologiche.

E' possibile bruciare non solo gli scritti e i disegni; anche alcuni oggetti sono carichi di bruttissimi ricordi, e in tal caso è possibile bruciarli per separarsi per sempre dal passato.
Questa tecnica è sempre con voi, non serve nemmeno una candela o un accendino. Basta immaginare.

Se temete di presentarvi davanti al capo, o avete paura di attraversare un vicolo buio, circondatevi mentalmente da un muro di fuoco, così brucerete il problema, la vostra paura.


Advanced Mind Institute Italia

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lunedì 15 febbraio 2016

PALO SANTO - Virtù e Purificazione Energetica



Il Palo Santo (Bursera Graveolens) è un albero caratterizzato da un'intensa profumazione naturale. Proviene delle coste del Pacifico centro-sud americano ed ha la caratteristica di fiorire a Natale: ecco perché è denominato “Santo”.


Gli alberi sono protetti, vengono utilizzate solo le parti secche che cadono a terra e dopo un tempo di attesa che varia dai 4 ai 10 anni: è proprio durante questa attesa, a diretto contatto con la terra, che il legno matura e si arricchisce di grandi proprietà. La raccolta è controllata e regolata dalle popolazioni indigene che ne preservano tutta la ricchezza.

Il Palo Santo è facilmente reperibile come olio essenziale e come incenso (bastoncini, coni, ma anche sottoforma di veri e propri “legnetti").

Svolge una profonda PULIZIA ENERGETICA E VIBRAZIONALE, allontanando da noi le energie basse: per questo motivo è consigliato l’utilizzo in casa o sul luogo di lavoro ed è particolarmente adatto per accompagnare la Meditazione ed incontri Reiki.

SE UTILIZZIAMO IL "LEGNETTO":
basterà scaldarne un’estremità con la fiamma di un accendino per qualche secondo, affinché il calore penetri profondamente; una volta acceso, genererà per pochi istanti un intenso fumo scuro, poi la fiamma si spegnerà e verrà rilasciato nell’aria il suo caratteristico profumo che conferisce un senso di pace e serenità.

Allontana gli insetti come mosche e zanzare e l’olio essenziale è utile anche come dopo puntura per alleviare il prurito. Può inoltre essere utilizzato come nutriente, basterà aggiungere poche gocce di olio essenziale alle creme per viso e corpo. Contrasta le irritazioni ed ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie.

CHAKRA:
Il Chakra di riferimento è il quinto, il Chakra della gola (Visuddha).
Diventa quindi utile per alleviare problemi alle vie respiratorie, come asma, allergie, tosse e raffreddori.



Incenso di Palo Santo - Paletti - Legno di Bursera Greveolens
Essenza e Profumo dell’anima - Disponibile in vari formati
Voto medio su 88 recensioni: Buono
€ 3.5001
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domenica 14 febbraio 2016

Ti meriti un amore...

Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle.
Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai il ridicolo,
che rispetti il tuo essere libero,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti l’illusione,
il caffè
e la poesia.


Frida Kahlo


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Esplora il tuo sogno.


Molti di noi conoscono una sensazione di sconforto al momento del risveglio, quando ci rendiamo consapevoli del momento di passaggio dal sogno al mondo abituale.
Nel mondo dei sogni ci troviamo nella beatitudine della quarta dimensione, dove le necessità del corpo spariscono e i pensieri si materializzano all’istante.
Di fatto, ci troviamo a metà strada verso la Casa, dalla quale siamo venuti al mondo, e proprio questo ci dà la possibilità di vivere in questo mondo e non non impazzire a causa delle limitazioni della mente.
Proprio al momento del risveglio possiamo capire la natura della realtà come matrice, una costruzione virtuale, una prigione nella quale ci cacciamo da soli.
Al risveglio il cervello inizia a scaricare i programmi della sopravvivenza nel mondo materiale che in gran parte sono finti e di fatto, non ci appartengono. Proprio per questo è così difficile passare dal mondo dei sogni alla realtà.
In fin dei conti, passiamo da un’illusione all’altra, le differenze stanno nella velocità della materializzazione dei pensieri...


“L’ALTRA REALTA’”. Esplora il tuo sogno.
https://it.advanced-mind-institute.org/…/sonno-salutare/lal…

advanced-mind-institute.

Questo programma perseguita due scopi: l’introduzione allo stato di coscienza alterato e l’ottenimento di un sonno sano e riposante. L’ascoltatore sperimenterà degli stati mistici interessanti, e dopo la meditazione farà dei sogni vividi e lucidi, esplorando altre realtà. Ecco come si spiega il nome di questo programma.

Il programma non solo migliorerà la qualità del sonno ma vi aiuterà anche a ricaricarvi d’energia. Al risveglio vi sentirete riposati e pieni di forze.

Si consiglia di lavorare con il programma solo nelle ore serali o notturne, prima di andare a letto.



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sabato 13 febbraio 2016

Trasmutazione e sublimazione delle energie sessuali

Il problema del sesso, il problema di un sano comportamento nei riguardi dell’istinto sessuale si è sempre presentato all’umanità sin dagli inizi della civiltà. Ma, per varie ragioni il problema del sesso è oggi divenuto più impellente e viene affrontato pubblicamente e in modo consapevole.

La crisi esistente nei rapporti fra i sessi non è un fatto isolato ma fa parte, e anzi si potrebbe forse dire che costituisca l’aspetto principale, della crisi generale che travaglia il mondo moderno.

I principi morali e religiosi sui quali era stata fondata la nostra civiltà, le leggi ed i costumi che erano ammessi ed accettati (anche se non sempre messi in pratica) hanno perduto, o vanno rapidamente perdendo, il loro prestigio, il loro potere normativo e regolatore; le giovani generazioni si ribellano, e spesso violentemente, contro di essi. La causa principale di tale crisi sta nel fatto che, mentre sono andati diminuendo il fervore religioso e la indiscussa accettazione delle concezioni teologiche e morali del passato, si è cercato di imporre quelle concezioni e quelle norme con severa autorità, con proibizioni e condanne.

Così nel campo sessuale prevaleva la tendenza a considerare gli istinti biologici e le passioni umane fondamentalmente cattivi ed impuri. Di conseguenza il metodo usato nei loro riguardi era quello della condanna e della repressione.

L’intero tema del sesso era considerato sconveniente, e si cercava di mantenere i giovani nella ignoranza il più a lungo possibile.

L’indebolirsi delle concezioni su cui si basava quell’atteggiamento e la constatazione dei suoi cattivi effetti sulla salute e sul carattere, hanno suscitato vari movimenti di rivolta. Vi è stato dapprima il «ritorno alla natura» celebrato da Rousseau e dai suoi seguaci. In seguito, la glorificazione del sentimento da parte dei movimenti romantici; la celebrazione delle concezioni edonistiche ed estetiche dell’antica Grecia e del Rinascimento. Allo stesso tempo vi sono state l’ondata di materialismo filosofico e pratico e la rivolta individualistica contro la società e le sue norme (Ibsen, ecc.). A tutto ciò si è aggiunto l’esteso influsso esercitato da Freud e dai suoi seguaci, i quali hanno molto insistito sugli effetti dannosi della repressione sessuale. Tutto questo ha concorso a stimolare e giustificare la soddisfazione incontrollata degli istinti ed impulsi, l’abbandono ad ogni passione, l’appagamento di ogni capriccio.

Ma il risultato di questa «liberazione» non ha prodotto l’attesa felicità e soddisfazione.

Mentre è valsa ad eliminare alcuni dei danni e delle sofferenze dei precedenti eccessi o atteggiamenti opposti, ha prodotto altre complicazioni, sofferenze e conflitti. I fautori dell’appagamento sessuale non regolato si sono accorti, o stanno accorgendosi, che gli eccessi sono, di necessità, seguiti da disgusto e da stanchezza, che istinti e passioni, anche quando non siano frenati da considerazioni morali, spesso non possono venire appagati per mancanza del compagno o di condizioni adatte

giovedì 11 febbraio 2016

"LE VOSTRE SOFFERENZE SONO CAUSATE DALLA VOSTRA RESISTENZA A CIO’ CHE AVETE ADESSO."

L’aveva detto Buddha.

1. Riflettete su queste parole. Se potete cambiare qualcosa, fatelo. Altrimenti avete due possibilità: a)accettare la situazione e lasciare andare la negatività; b) soffrire e lungo e con passione.


2. Il problema diventa tale perché così lo definite. La felicità dipende dal punto di vista. Pensate alle lezioni da ricavare dalla situazione, e questa smette di essere un problema..

3. Se volete cambiare le cose, iniziate da voi.

4. Non esistono gli insuccessi, ci sono solo delle possibilità di imparare.

5. Se non ricevete ciò che desiderate, significa che il le cose migliori sono già in cammino. Esaminate la vostra vita. E capirete che le cose migliori erano successe dopo che qualcosa fosse andato storto.

6. Apprezzate il momento di adesso. Non si ripeterà. Presto diventerà un ricordo.

7. Lasciate andare i desideri. La maggioranza vive con una mente “legata”, dando una grande importanza ai propri desideri, e non si avverano, prova delle emozioni negative. Provate a fare così: se volete qualcosa, siate felici lo stesso, anche se non doveste averlo.

8. Provate a capire le vostre paure e ringraziatele. La paura è un’illusione e può essere un’ottima maestra. Serve solo la pratica.

9. Non paragonatevi agli altri.

10. Non siete delle vittime.Se non dei vostri pensieri.

11. Tutto è possibile, basta crederci. Una volte che ci avrete creduto, potrete vincere la battaglia.


Advanced Mind Institute Italia


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martedì 9 febbraio 2016

DORMI VEGLIA

IL SAGGIO DI NOTTE VEGLIA

"Per me dormire era una forma di meditazione. Dormivo più che potevo. Ed è curioso notare che se dormi più di quanto il tuo corpo abbisogna, rimani attento e consapevole anche durante il sonno. Se dormi meno del necessario, nel sonno sei totalmente inconscio. Non ti è possibile dormire più del tuo fabbisogno. Se invece continui a dormire quando il corpo ha soddisfatto il suo bisogno di riposo, qualcosa in te rimane consapevole e diventa un testimone di tutto di tutto ciò che ti circonda. Se rimani a letto trentasei ore di fila, avrai un'intuizione di cosa intendeva Krishna quando diceva che il saggio di notte veglia. Se continui a mantenere il corpo nel sonno anche quando non ne ha più bisogno, comincerai a percepire dentro di te il 'suono del risveglio'."


Osho

Osho Zero FB
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Farò del mio Cuore l’arma più efficace



“Farò del mio Cuore l’arma più efficace, poiché è l’arma che nessun nemico si attende. Ci si può difendere dalla spada o dalle parole, ma nessuno di coloro che mi sfiderà lungo il cammino potrà difendersi dal mio Cuore aperto. Per il fatto stesso che si opporrà a me diverrà vulnerabile al mio amore, così come le nuvole non possono proteggersi dai raggi del Sole se vogliono tentare di oscurarlo. Solamente un vero Condottiero – un essere attraversato dal Vril – è capace di perdonare. Chi è debole non sa né perdonare né punire.”

- Draco Daatson
https://plus.google.com/+ClaudioKy%C5%8Dshi/posts/fvAoGUvjRZC

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lunedì 8 febbraio 2016

Come fare una regressione ipnotica?







Chi sono? Qual’è il mio scopo in questa vita? Perchè mi relaziono solo con alcuni tipi di persone?… Quando siamo alla ricerca di qualcosa la regressione alle vite passate può essere d’aiuto,trovando risposte chiare per il cammino della nostra vita.

Quando abbiamo sogni ripetitivi o ci troviamo in luoghi nel quale ci sembra di essere già stati,il famoso dejavù,la regressione può risultare molto utile in questi casi,poichè possono dare un senso a questi fenomeni. Da un’altra parte,può essere utile per liberarci dai sensi di colpa,per imparare a perdonare,ricevere perdono,etc…

Un requisito indispensabile,è che la persona che vuole fare questo tipo di esperienza sia in ottima salute. Le persone schizzofreniche o con problemi mentali non possono farla.
A cosa serve la regressione alle vite passate?

Questo è un fenomeno conosciuto da più di 3000 anni,che permette di rivivere intensamente situazioni o esperienze negative del passato,per poterle risolverle,mediante uno stato di relax profondo,simili al momento prima di addormentarsi. La persona in nessun momento perde la coscienza e quindi è in grado di ricordare tutto nei minimi dettagli.


La regressione non è assolutamente una cosa paranormale o strana.
Come si arriva allo stato di regressione?

Per mezzo di uno stato di rilassamento profondo e di concentrazione. Il paziente deve percepire le immagini come se fosse un sogno. La differenza di questo stato è che è consciente e c’è la possibilità che la persona parli mentre ricorda tutto,essendo in totale controllo della situazione.




Fare la regressione ad una vita passata è facile?

Per alcuni è molto più semplice,mentre per altri è un processo molto più difficile. Tutto questo dipende dalla nostra facilità di entrare in trance o in un livello profondo di relax!
Tutte le persone possono essere ipnotizzate?

La maggior parte delle persone può esserlo. Alcune di loro ci possono riuscire già dalla prima volta. Altre richiedono più di una volta,ma con la pratica e lo sforzo ci possono riuscire! Purtroppo esiste una piccola percentuale di persone che non possono essere ipnotizzate,in nessun modo!
Posso controllare me stesso durante una regressione?

Potrai farlo sempre! Anche se sei in uno stato profondo di relax,puoi aprire gli occhi e alzarti in qualsiasi momento!
Posso ricordare?

Quando hai queste esperienze puoi ricordarle anche dopo molti anni.
Che relazione esiste tra i sogni e le vite passate?

I sogni,soprattutto quelli infantili, possono contenere ricordi delle vite precedenti. Dopo la regressione,potrai sognare certe cose della tua vita precendete,come nell’infanzia.
Come mi sentirò dopo la regressione?

Dipende dall’esperienza che hai avuto! In generale è come se ci svegliassimo da un lungo e profondo sonno. Ci protremmo sentire rilassati o nervosi! Potremmo sentirci pieni di energia o stanchi morti! tutto dipende dall’esperienza che hai vissuto durante la tua regressione,e se ti sei lasciato trasportare dal suono della mia voce!
La regressione alle vite passate è pericolosa?

Assolutamente no! Non esiste nessuna prova,sia scientifica o altro che la regressione possa essere dannosa! Quando qualcuno rivive una certa situazione questa non può influenzare fisicamente.

Bene,spero che tutte le domande più frequenti vi siano chiare! Se volete sapere qualcos’altro, commentate nei video! Vi chiedo solo un piccolo favore per lo sforzo che mi ci è voluto a creare l’audio,ovvero di mettere un mi piace e di condividerlo (se vi va)! Vi ringrazio!


Scopri la meditazione per la pace mentale e il benessere generale,clicca qui.

PS; Vi lascio anche i 2 audio per poter fare la regressione alle vite precedenti! Spero vi sia utile!

http://benessereipnosi.com/2015/07/come-fare-una-regressione-ipnotica.html

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NON ESISTONO UOMINI COMUNI


DOMANDA: Sono sicuro che la meditazione vada benissimo per i mistici. Ma perché mai tu la proponi alle persone comuni e ai loro figli?


RISPOSTA: Non esiste una sola persona comune, e i bambini sono le persone più in grado di entrare in meditazione: sono mistici allo stato naturale. E prima che siano distrutti dalla società, prima che vengano distrutti dagli altri robot, dalle persone già corrotte, è meglio aiutarli, far sì che conoscano qualcosa della meditazione...
La meditazione non è un condizionamento, perché non è un indottrinamento. La meditazione non dà ai bambini alcun credo. Se insegni a un bambino come diventare un cristiano, devi dargli una dottrina; devi costringerlo a credere in cose che, viste naturalmente, sembrerebbero assurde. Devi dirgli che Gesù è nato da una madre vergine, ciò diventa fondamentale.
In questo modo distruggi la naturale intelligenza del bambino. Se non ti crede, vai in collera, e ovviamente hai il potere di punirlo, lo puoi maltrattare in mille modi. Se invece ti crede, deve lottare con la propria intelligenza: la cosa gli sembra assurda, ma deve scendere a compromessi con te; e quando inizia a scendere a compromessi, la sua intelligenza decresce, diventa stupido.
Se insegni a un bambino la meditazione, non lo indottrini. Non gli dici che deve credere in qualcosa; lo inviti semplicemente a fare un esperimento di non-pensiero: il non-pensiero non è una dottrina, è un’esperienza. E i bambini ne sono estremamente capaci, perché sono vicinissimi alla sorgente: ancora ricordano qualcosa di quel mistero. Sono appena usciti dall’altro mondo, ancora non l’hanno dimenticato completamente. Prima o poi se ne dimenticheranno, ma la fragranza li circonda ancora. Ecco perché tutti i bambini sembrano così belli, così colmi di grazia. Avete mai visto un bambino sgraziato?
Ma poi, cosa accade a tutti questi bambini bellissimi? Dove scompaiono? Infatti, nella vita sarà difficilissimo trovare persone altrettanto belle; cosa accade dunque a tutti quei bambini bellissimi? Come mai si trasformano in persone sgraziate? Quale incidente, quale calamità si verifica sulla strada?
I bambini iniziano a perdere la loro grazia il giorno in cui iniziano a perdere la propria intelligenza. Iniziano a perdere il loro ritmo naturale, la loro naturale eleganza e iniziano ad apprendere un comportamento artificiale. Non ridono più spontaneamente, non piangono più spontaneamente, non danzano più spontaneamente. Li avete costretti a forza in una gabbia, in una camicia di forza. Li avete imprigionati.
Le catene sono estremamente sottili, sono assolutamente invisibili. Sono catene costruite col pensiero, i cui nomi sono: cristianesimo, induismo, islamismo. Avete incatenato il bambino con catene invisibili: non riesce a vederle per cui non è in grado di vedere che ora è incatenato. E soffrirà per tutta la vita. È una prigionia senza remissione! Non è come mettere in carcere qualcuno; in questo caso si crea una gabbia intorno a un essere umano, in modo tale che la prigione lo segue ovunque vada. Può andare sull’Himalaya e stare seduto in una grotta: rimarrà un hindu, rimarrà un cristiano – ancora penserà i pensieri di sempre.
La meditazione è un sentiero per entrare dentro di sé, a profondità tali che i pensieri non esistono più; dunque, non è un indottrinamento. Né si tratta di insegnare alcunché; di fatto, si tratta solo di rendervi consapevoli della vostra capacità interiore a esistere senza pensiero, senza mente.
E il momento migliore per comprenderlo è quando il bambino non è ancora stato corrotto."

-- Osho

Osho Zero

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domenica 7 febbraio 2016

LA VETTA SUPREMA


"Medita, diventa sempre più silenzioso, sempre più distaccato dalla mente, diventa sempre meno identificato con il tuo processo di pensiero. Diventa un osservatore, continua a essere testimone di tutto ciò che passa per la mente e questo stesso processo in sé contiene tutto il segreto. Lentamente vedrai sempre meno pensieri arrivare, perché non dai più loro il benvenuto, non ti interessano, non ti ci aggrappi, non scegli questo piuttosto che quello, perché non giudichi più: pensieri buoni, pensieri cattivi, sono tutti uguali. Grandi pensieri, piccoli pensieri, sono tutti uguali, Tu rimani distante, distaccato, un osservatore sulla collina.
Un po' alla volta, sempre meno traffico… e un giorno, all'improvviso, cominciano a verificarsi degli intervalli. Un intervallo di pochi secondi e avrai un assaggio dell'ignoto. E una volta assaggiato qualcosa della nonmente, la tua vita reale ha inizio. Allora tutto è gioia, tutto è benedizione.
Ma per essere meditativi, occorre molta intelligenza. Non puoi continuare a essere così come sei, non puoi continuare a essere stupido. Devi essere molto allerta!
Disidentificandoti dal meccanismo corpo-mente, diventa un testimone, uno che guarda, un osservatore sulla collina. E mentre tu diventi un testimone, un osservatore, la collina si fa sempre più alta e la valle oscura rimane alle tue spalle. Per un po' di tempo ancora vedrai la valle, poi lentamente diventerà così distante che non riuscirai nemmeno più a vederla, non ne sentirai più il rumore; e arriva il momento, sulla vetta suprema, in cui la valle non esiste più per te."


Osho

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sabato 6 febbraio 2016

PERCHE' E' COSI' DIFFICILE ESSERE FELICI












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giovedì 4 febbraio 2016

I 22 PENSIERI SUI MIRACOLI



1. I miracoli esistono.
2. Accadono solo per coloro che ci credono.
3. Più ci credono, più spesso accadono.
4. Non ci sono delle spiegazioni o delle prove dei miracoli.
5. Credere nei miracolo è già un miracolo.
6. Puoi crederci come puoi non crederci.
7. Per ogni eventualità, credici. Non perderai nulla.
8. I miracoli iniziano ad accadere quando non li aspettano più.
9. Ma nello stesso tempo, ci credono.
10.Non li aspetti, ma ci credi, chiaro?
11.Si, proprio così. I miracoli accadono al confine dell’impossibile.
12.Un miracolo ha molte forme.
13.Solo tu sai che tipo di miracolo ti è successo.
14.Solo tu sai che è accaduto.
15.Per questo motivo c’è il p.4.
16.Se credi in un miracolo concreto, puoi perdere tutti gli altri miracoli.
17.Si può credere nei miracoli in generale.
18.Un miracolo accaduto potrebbe risultare casuale.
19.Due miracoli sono già una religione.
20.Sono tre? Complimenti, sei un mago.
21.Ora lo sai: tutto è possibile.
22. Puoi essere ciò che vuoi. Ma sii un miracolo per colui/colei che crede in Te.


-vKontakte- (trad.dal russo)

Advanced Mind Italia

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48 Esercizi di Gurdjieff


Gli esercizi che G ha dato ai suoi allievi, questa è la traduzione del documento che si trova on line.

Primo e ultimo auto-osservazione e non identificazione.

1. Lo sforzo di realizzare: ho un corpo.

2. Lo sforzo di realizzare che Io discendo e sono collegato a questo organismo (questo animale) con lo scopo di svilupparlo.

3. Il tentativo di accorgersi della meccanicità dell’organismo.

a. Le sue reazioni abituali a situazioni ricorrenti.

b. Il rapporto magnetico dei centri.

4. Sperimentare la parte del conducente, allo scopo di fargli imparare il suo lavoro.
5. Come il centro formatorio trasmette i comportamenti dell’organismo all’”Io”.

6. La formulazione dell’osservazione simultaneamente all’atto dell’osservazione .

7. Formulazione delle Idee.
8. Il tentativo di comprendere le Idee.
9. Il tentativo di collegare le idee e comprenderne le relazioni.
10. Il tentativo di definire termini in accordo con le idee del sistema.

11. Il tentativo di interpretare la vita, gli esseri umani etc. in termini di meccanicità, tipi, cause, centri etc.

12. Descrivere l’esperienza; rifletti sulle idee.

13. Triangolare, cioè, avere un triplice scopo per ogni atto o azione.

14. Mettere insieme tutto quello che sai su un dato oggetto al momento di percepirlo.

15. Immaginazione costruttiva (creativa).

a. Immaginate la grande ottava.

b. Tentate di realizzare il posto dell’uomo nell’universo.

16. Relaziona ogni oggetto alla sua posizione nella scala. Per esempio, una sigaretta fa parte del regno vegetale (Mi) della scala organica. Le piante appartengono al regno vegetale. L'oro di un orologio ai metalli (Do). L'uomo (Si). Ecc. L'intero regno naturale è interposto tra la Terra (Mi) e le piante (Fa) della grande ottava. Ecc.

17. Prova a realizzare il fatto di due miliardi di persone.

18. Prova a realizzare il fatto della morte.

19. Renditi conto del peso dell'opinione.

20. Applicare la legge dell'ottava al proprio comportamento. Cercare di sapere quando ogni dato impulso ha raggiunto la nota Mi.

21. Sbuccia la cipolla, cioè, prendi nota dei vari atteggiamenti verso la vita, strappando quelli superficiali sforzandoti di raggiungere l'attitudine fondamentale.

21. Nota (annota) cosa ti piace e cosa non ti piace.

22. Trova il desiderio essenziale.

23. Trova la caratteristica principale.

24. Fai sforzi gratuiti.

25. Scegliere un ruolo per sé stessi.

26. Vai a caccia di un compito impossibile.

27. Vai contro l'inclinazione (tendenza).

28. Spingi l'inclinazione oltre i suoi limiti naturali.

29. Se un uomo ti obbliga a fare un miglio, vai con lui per due miglia (frase del vangelo).

30. Determina cosa vuoi veramente in ogni data situazione. Ottienilo deliberatamente, oppure opponiti deliberatamente all' "io" di questo desiderio.

31. Pratica la ginnastica relativa al tempo, spazio e moto.

32. Cerca illustrazioni concrete ed esempi (pratici) delle idee del sistema.

33. Prova a compiere consciamente il lavoro istintivo, emozionale e intellettivo allo steso tempo.

34. Prova a realizzare che in ogni dato momento stai mettendo in atto uno di parecchi possibili.

35. Prova a tenere in mente che quando parli di queste idee a qualcuno o a un gruppo, in quel momento le cellule umane stanno istruendo un gruppo di cellule scimmia, - che sono in ogni cervello.

36. Prova a realizzare che l'uomo, in sé, è un cosmo. Che questo organismo è il pianeta o globo di questo "io". Che esso (l'organismo) contiene cellule corrispondenti alle categorie della natura.

37. Prova a diventare cosciente delle operazioni dei sub-centri: i sub-centri motorio ed emozionale del centro intellettivo, l'intellettivo e l'istintivo del centro emozionale, i sub-centri intellettuale ed emozionale del centro istintivo

38. Prova a tenere in mente e realizzare che riceviamo costantemente influenze dal nostro universo intero.

39. Prova a realizzare che questo organismo è, in realtà, solo una bolla.

40. Dai a tutti e cinque i punti l'attività necessaria.

41. Il tentativo di usare il centro formatorio come un muscolo, direttamente, e indipendente di sub-vocalizzazione.


42. Il tentativo di ripetere un poema e una serie di numeri, simultaneamente, usando il centro formatorio per il poema, l'apparato vocale per i numeri.

43. Srotola il film.

44. Evoca in figure l'oggetto al quale sono relazionate le idee.

45. Fornisci la base, la terza forza, la neutralizzante, in tutte le situazioni. Cioè, Improvvisa.

46. Cast spells. (influenza con fascino, lancia incantesimi, fai delle magie)


47. Prova a praticare la morale conscia.

48. Prova a pensare la cosa Ragionevole da fare o dire in qualsiasi situazione data.


https://sites.google.com/site/georgegurdjieff/48esercizidigurdjieff

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SAMADHI supremo equilibrio.





La trascendenza della mente è consapevolezza. Ma devi usare la mente perché per ora non c’è altro modo, e la mente può essere usata in maniera perfetta. Ma non usare solo una parte della mente, che è ciò che Krishnamurti e Gurdjieff insegnano: usare solo una parte della mente. Quando usi una parte sola della mente, al massimo aumenti l’altra parte della mente, ma non la trascendi

La trascendenza ha bisogno di tutte e due le parti della mente.

Lo zen ha usato la mente statica e si basa sull’errore che la mente statica equivalga a totale rilassamento.

Non lo è. La mente statica è in collaborazione con la mente attiva. E’ semplicemente una riserva della mente attiva. La sua funzione è quella di fornire energia alla mente attiva, così che non si esaurisca

Questo è il motivo per cui uso la parola satori. Lo zen, come punto massimo ha raggiunto il satori e crede che questo sia il raggiungimento. Non lo è. Questo non è il samadhi. Anche se il significato delle due parole è lo stesso, nel satori è solo metà della mente a realizzare la sua staticità, il suo silenzio, e crede che questo sia tutto.

 Samadhi è una parola ben più alta. La parola sam, da cui deriva samadhi, significa supremo equilibrio. Samadhi è sopra e oltre la dualità delle due menti.
C’è una certa somiglianza tra satori e samadhi; da qui nasce l’errore. Satori è come la luna riflessa in un’acqua calma e quieta. Sembra che sia la luna, ma se butti un sasso nell’acqua, la tua luna viene divisa in migliaia di pezzettini; ogni onda la altera. Non è reale.

Ma è possibile confondere la luna nell’acqua con quella che è nel cielo. Samadhi è la luna nel cielo, satori è la luna nell’acqua. Satori è sicuramente il riflesso della stessa luna, ma un riflesso non è la realtà.
Satori è sicuramente il riflesso della stessa luna, ma un riflesso non è la realtà.
La mente statica ha questa facoltà, perché è rilassamento, silenzio, non azione, quiete. E’ una calma pozza d’acqua; può riflettere la luna. La mente attiva non la può riflettere; è troppo in subbuglio: ci sono onde forti e l’acqua è mossa.

Quindi dico che è necessario uno sforzo per capire queste due parti della mente; ed è necessaria la mancanza di sforzo per rilassarti, non nell’altra parte della mente, ma oltre ambedue.
Ma prima di andare oltre, devi capire bene le due parti della mente, così da poterle distinguere; altrimenti la parte statica della mente ha tratto in inganno molte persone.

Sembra la vera luna; non hai mai visto la vera luna, quindi per te è la vera luna. Satori è solo un riflesso del samadhi. Non l’ho mai detto, perché non voglio disturbare gli zen, che sono le persone migliori al mondo. Anche se restano aggrappati a un riflesso, per lo meno è il riflesso della luna. Prima o poi si accorgeranno che è un riflesso: basta un piccolo disturbo e il riflesso viene alterato.

Ma il punto importante è notare che nessuna parte della tua mente è la tua realtà ultima.
Krishnamurti e Gurdjieff non si sono avvicinati quanto gli zen, perché sono ancora impegnati con la mente attiva. Forse Gurdjieff si è avvicinato alla mente statica perché con i suoi esercizi ha portato all’esasperazione il corpo e le sue energie. A questo punto avviene per forza un cambiamento; la mente attiva si sente svuotata. Ha bisogno del sostegno della mente statica – e questo era il metodo di Gurdjieff: forzarti al lavoro fino al punto in cui improvvisamente senti un’ondata di energia. Secondo lui quest’energia deriva dal tuo secondo strato, lo strato di emergenza, o dal tuo terzo strato, quello della tua energia di base, universale.

Secondo me viene dalla tua mente statica, che fa così ogni giorno. Più sei stanco, più scivoli in un sonno profondo. Questo entrare in un sonno profondo rilassa i tuoi muscoli stanchi, il tuo corpo e l’intero tuo sistema. Lo lubrifica, gli dà un momento di riposo e alla mattina successiva, quando la vita risorge, sei di nuovo pieno di energia. Non proviene da nessuna sorgente d’emergenza, né da nessuna energia primaria universale; deriva semplicemente dalla parte statica della tua mente…che fa ciò in continuazione.

Una volta conosciuta la mente trascendentale… ogni volta in cui avverti un intervallo tra le tue attività, sei improvvisamente trasportato nella mente trascendentale. La mente trascendentale non può fare il lavoro della mente statica, perché è pura consapevolezza ventiquattro ore al giorno. Non è mai inconsapevole.
Io stesso ho sperimentato che è molto difficile spostarmi verso la mente statica, perché nel momento in cui non fai niente, tutta la tua energia si sposta semplicemente verso la trascendenza.

Quindi è necessario uno sforzo per diventare consapevoli di questi due aspetti della mente. Una volta che ne sei diventato consapevole, allora, senza alcuno sforzo, semplicemente osservando queste due parti, accade un salto quantico.
Tutta la tua consapevolezza è centrata oltre la mente – e questo oltre non è né maschile, né femminile.

Post n°563 pubblicato il 04 Settembre 2009 da teatROM

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