IL MOVIMENTO A FORMA DI OTTO
Esercitando il nostro corpo fisico a compiere movimenti a forma di otto, riproduciamo il modello ondulatorio a doppia elica del DNA contenuto in ciascuna nostra cellula e, grazie agli impulsi generati da tali movimenti, gli "comunichiamo" che non soltanto lo accettiamo e lo rispettiamo, ma che proviamo affitto per lui!
Il Movimento a Forma di Otto può essere praticato ovunque, in qualsiasi momento......
Eretti, divaricate le gambe in modo che i piedi si trovino in corrispondenza delle spalle, le braccia stese lungo i fianchi, sciolte, il corpo completamente rilassato. Tenendo fermi i piedi, ruotate il bacino in avanti, indietro e sui lati, a formare un otto. Potete aiutarvi nell'esercizio immaginando di dover tracciare un otto sul pavimento o sul terreno con un lungo gesso invisibile.
Trasferite l'attenzione alla regione pelvica, in modo da mantenere la consapevolezza fissa sul flusso continuo del movimento stesso: Godetevi questa sensazione! Danzate l'hula hula!
Senza muovere i piedi o interrompere la rotazione del bacino, disegnate un otto con la mano sinistra, ruotando il polto. Trasferite la consapevolezza del movimento a forma di otto alla mano ed al polso sinistri.
Quando questi ultimi si muoverano in modo fluido assieme al bacino, cominciate a muovere ad otto anche la mano ed il polso destri e trasferite l'attenzione in quella zona.
A questo punto, concentratevi sulle spalle, muovetele ad otto. Passate poi al capo.
Senza cambiare posto, lasciate che tutto il vostro corpo danzi il Movimento a Forma di Otto. Siate consapevoli del vostro corpo che si lascia assorbire dal puro piacere del movimento disinibito, come se si stesse trasformando esso stesso nel modello ad otto. Godetevi questa esperienza per qualche minuto, finchè non vi sentirete rinvigoriti e galvanizzati.
Il trasferimento della consapevolezza in diverse zone del corpo vi permette di sviluppare una tecnica sciamanica vitale. Il culmine dell'esercizio si raggiunge quando tutto il corpo è in movimento e si esperisce il movimento stesso.
Kenneth Meaddows "La Via degli Sciamani", ed. Armenia
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