lunedì 18 giugno 2012

LIBERA TE STESSO, LIBERA GLI ALTRI


Lo scopo ultimo del genere umano è la perfezione, e per raggiungere questo stato l'uomo deve imparare a superare tutte le esperienze senza esserne coinvolto; deve superare tutte le interferenze e le tentazioni senza deviare dalla propria via maestra; soltanto allora egli sarà libero da qualsiasi difficoltà o sofferenza, avrà accumulato nella sua anima l'amore, la saggezza, il coraggio, la tolleranza e la comprensione perfetti che derivano dalla conoscenza e dalla visione di ogni cosa. Dunque, il maestro perfetto sarà colui che avrà esplorato ogni aspetto del proprio compito.
Questo percorso può diventare una breve e gioiosa avventura se ci rendiamo conto che possiamo liberarci del nostro giogo solo concedendo la libertà agli altri; saremo liberi se libereremo gli altri, è solo dando l'esempio che possiamo essere di insegnamento. Quando avremo dato la libertà a ogni essere umano con cui siamo in contatto, quando avremo dato la libertà a ogni creatura, a ogni cosa che ci circonda, allora noi stessi saremo liberi; quando riusciremo a comprendere che non dobbiamo mai, in alcuna misura, tentare di dominare, controllare o influenzare la vita di un'altra persona, allora ci renderemo conto di esserci liberati dalle interferenze, perché sono coloro che noi stessi sottomettiamo che ci sottomettono. C'era un giovane uomo così legato a ciò che possedeva che non poté accettare il dono di Dio.
Possiamo facilmente liberarci dal controllo degli altri, concedendo loro la libertà assoluta e, successivamente, opponendoci con gentilezza e amabilità al loro controllo su di noi. Lord Nelson dimostrò la propria saggezza guardando nel cannocchiale con l'occhio cieco. Non sono necessari la forza, il rancore, l'ostilità e la scortesia. I nostri avversari sono nostri amici, danno valore al gioco, e alla fine della partita dovremo tutti quanti stringerci la mano.
Non dobbiamo aspettarci che gli altri facciano ciò che noi desideriamo, le loro idee sono giuste per quanto li concerne, e anche se il loro cammino si svolge su una strada diversa dalla nostra, la meta da raggiungere alla fine del viaggio è uguale per tutti. Dobbiamo renderci conto che litighiamo con gli altri quando vogliamo che gli altri siano d'accordo con noi. Siamo come delle navi merci in viaggio per i diversi paesi del mondo; alcune sono dirette in Africa, altre in Canada, altre in Australia, ma alla fine tutte ritornano allo stesso porto. Perché seguire una nave diretta in Canada quando noi siamo in viaggio per l'Australia? Sarebbe solo una gran perdita di tempo.
Forse non riusciamo a renderci conto che possiamo essere schiavi anche di piccole cose, ciò che desideriamo ardentemente possedere è ciò che ci possiede: può essere una casa, un giardino, un mobile; anche loro hanno diritto alla libertà.
I beni materiali che possediamo non sono eterni, provocano ansia e preoccupazione in quanto dentro di noi siamo consapevoli della loro inevitabile e definitiva perdita. Questi beni esistono affinché noi possiamo trarne beneficio, ammirarli e sfruttarli appieno, ma non dovrebbero acquisire così tanta importanza da divenire delle catene ai nostri polsi.
Se rendiamo libere le persone e le cose che ci circondano, ci sentiremo spiritualmente e materialmente più ricchi di quanto non lo siamo mai stati, poiché l'amore generato dalla libertà è il grande amore che ci tiene uniti.

Edward Bach.




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