LA GESTIONE DELLA REALTA'
Estratto dal libro (capitolo IV. La Coordinazione Dei Sogni)
Dal momento che qualcuno nasce, lui o lei entra in una certa situazione: “Sono nato povero e non posso uscirne. Sono costretto a fare con quello che c’è, e farò quello che devo fare”. Questa situazione ipnotizza, afferra le persone e loro sono controllati dal sogno ad occhi aperti di ciò che sta “accadendo”. Fino a quando si vede questa situazione attraverso il sogno, diventa sempre più consolidata nello specchio del mondo. Così le persone diventano schiave di questa realtà e contemporaneamente la supportano. I poveri diventano più poveri, i ricchi diventano più ricchi.
Ricordi che nel capitolo precedente abbiamo parlato riguardo all’illusione di uno specchio duale? Questo significa concentrarsi sul riflesso che trasforma una vita in sogno inconscio, dove sei completamente dipendente dalle circostanze. La realtà è più forte fintanto che, come ipnotizzato, guardi con ansia quello che sta accadendo nello specchio. È come essere assorbiti da un film, tuttavia in questa vita l’immersione è di gran lunga più profonda. Sei ipnotizzato dal riflesso – ti avvolge letteralmente con il cerchio dello specchio. Come si può trasformare l’esistenza in un sogno cosciente che si può gestire?
Devi capire una cosa semplice: in questo mondo tu sei lo specchio. Starai all’interno dello specchio fino a quando la tua attenzione si concentra sul riflesso. Tutto ciò che sta succedendo lì non dipende da te. La tua vita assomiglia a un gioco per computer, e non sei tu che stabilisci le regole. Ovviamente ti è permesso di compiere sforzi al fine di influenzarla. Tuttavia, ti manca la cosa più importante: non hai modo di sfuggirle.
Intanto non è altro che la tua attenzione che ti mantiene al suo interno. Tu sei in grado di sfuggire allo specchio. All’interno di esso si sogna inconsciamente, al di fuori di esso c’è il sognare in modo cosciente. La realtà è identica su entrambi i lati dello specchio dato che è duale. Tuttavia, dentro lo specchio, non sei tu che gestisci, ma la realtà. Tu sei uno schiavo di un’illusione: non pensare che sia possibile cambiarla con il tuo tocco! Ma questo può essere fatto solo da questo lato, se l’intenzione interna diventa l’intenzione esterna. Per uscire bisogna mettere nuovamente a fuoco l’attenzione concentrandosi sull’immagine, piuttosto che sul riflesso. Dopo aver realizzato che sei di fronte allo specchio acquisisci la capacità di dare forma alla realtà in armonia con i tuoi pensieri.
Dopo esserti liberato dall’illusione, dovresti (secondo il quinto principio) canalizzare di nuovo il flusso di idee da “ciò che non voglio” a “ciò che voglio”, da “ciò che non mi piace” a “ciò che mi piace”, dalla malattia alla salute, dai mezzi alla meta finale. Se osservi attentamente, vedrai che devi accettare le circostanze qualunque esse siano e conformarti a eventi apparentemente inevitabili. Sei abituato a prendere il sogno passivamente, “così com’è”. Nella migliore delle ipotesi si sta cercando di lottare per lo scenario, affrontando il flusso delle variazioni. Tuttavia, l’unica cosa che devi fare è cambiare il tuo atteggiamento – l’immagine davanti allo specchio. Allora smetterai di essere un prigioniero nel gioco, e si svilupperà al di fuori di te e secondo la tua volontà. Un dado si trasforma in giocatore.
Tuttavia, una nuova regola entra in vigore: se la combinazione ti sembra sfortunata, devi conciliarti con essa e considerarla fortunata. Dovresti seguire questa regola, se non vuoi ritrovarti di nuovo all’interno dello specchio. Incanalare nella nuova direzione i pensieri non è abbastanza – devi spostare il controllo della tua mente dallo sviluppo dello scenario alla sua correzione dinamica. Tu sei un maestro del tuo mondo fino a quando segui il sesto e settimo principio dello specchio.
La mente di solito ha da obiettare quando un nuovo evento non si adatta al concetto che lo ha creato. Deve essere il contrario da ora in poi. Ogni volta che la tua mente mostra la sua insoddisfazione per queste deviazioni dallo scenario, è necessario svegliarsi e accettare questo cambiamento: tutto sta andando avanti come deve. La mente può venire a patti con l’idea solo all’inizio del cammino, quando nulla ancora è noto, non c’è alcuna necessità di preoccuparsi dei mezzi. Non può fare altro che prendere nota di star pensando come questo possa accadere e recita secondo tutti i copioni negativi. E tu veramente vorresti dire: “Non ti rendi conto che questo non ti riguarda, idiota! Basta che fissi l’attenzione sullo scopo finale!”
Le persone pensano a qualcosa ed esse stesse non lasciano che accada. Facendo un desiderio, la tua mente ne elabora un abbozzo – così è come il nostro cervello funziona. Quando accade qualcosa di imprevisto, sembra che tutto vada storto. In realtà è il contrario: tutto è come deve essere! Poiché la mente, che è abituata a pensare secondo dei cliché, non vuole fare qualche correzione al copione che ha scritto, le persone cominciano a fare le cose che rovinano l’intero quadro.
Questo è il paradosso. Nessuno può sapere con certezza che cosa accadrà a materializzare il tuo ordine. Se si insiste sul voler sapere, alla fine niente funzionerà. Sembra che i tuoi sogni siano difficili da realizzare, perché sei intrappolato da luoghi comuni e semplicemente non lasci che questi sogni si avverino. Le tue porte sono bloccate da stereotipi.
Crea l’immagine desiderata nei tuoi pensieri – l’obiettivo, e poi semplicemente incamminati, passo dopo passo, verso di esso. Qualunque cosa che accade è per adempiere al tuo ordine. Usa l’intenzione del Sovrano: tutto sta andando bene perché ho ordinato così. Nel mio mondo, faccio quello che voglio. Non sono dipendente dalle regole, ma allo stesso tempo non sto cercando di influenzarle. Quando riavvolgo l’obiettivo di una diapositiva, non sto formando le circostanze, sto creando l’immagine del mondo nel quale intendo vivere. Gli sforzi per influenzare gli eventi appartengono alla recondita volontà della mente che cerca di imporre il suo proprio scenario. La mente non può sapere che cosa c’è sulla strada verso l’obiettivo. Le circostanze sono formate dall’intenzione esterna e dal flusso delle varianti. Il mio compito è di dirigere il vettore, ma non mi importa quale particolare percorso farà.
Immagina: un giorno ti svegli nel tuo sogno nello specchio. Qualcosa sta accadendo intorno. Gli eventi e i paesaggi sono ordinari, ma guardi a tutto questo con occhi nuovi, come se fossi saltato fuori dal flusso degli eventi e ti trovassi al centro di un enorme specchio sferico. Un caleidoscopio gigante ruota lentamente intorno a te, ed i lati della realtà sono scintillanti. Sei parte di questa realtà e al tempo stesso esisti separatamente, in modo indipendente. La stessa cosa succede quando ti svegli nel tuo sogno e ti rendi conto che è il sogno che dipende da te. Anche “sognare ad occhi aperti” nello specchio è simile, con la sola differenza: la realtà non reagisce così rapidamente. Ma non appena si impara ad accettare questa lentezza, scoprirai cose incredibili – in modo flessibile la realtà cambia seguendo i tuoi pensieri. Che cosa significa tutto questo? Dove sei adesso?
Tu sei al di fuori di questo mondo – hai fatto un passo fuori dello specchio.
da Re Interiore fonte Link
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