mercoledì 1 agosto 2012

PNL BASE "LE ANCORE"





















se conosci la PNL di certo sai che cosa sono le ancore...vero?
allora questo post non fa per te perchè fa parte di una serie
di articoli che sto scrivendo sulle "basi della PNL"... ma ti
assicuro che potrà esserti utile anche se sei un "esperto". 
Allora..(voce fantozziana:-)) "dicesi ancora": una qualsiasi
associazione fra uno stimolo ed una sensazione". La parola
chiave quì è "associazione"...che è alla base di tutto il nostro
modo di apprendere.


Adesso tiererò fuori una parolina che non piace a nessuno:
"condizionamento". Le ancore sono state tratte, dai due
co-autori della PNL da studi molto più datati e che risalgono
all'inzio dell'900. Sto parlando dei famosissimi e geniali
studi fatti da Ivan Pavlov e suoi "poveri cani" ;-) Sai che
roba è? Nooo? allora te lo racconto... questa parte, se sei
un esperto puoi tranquillamente saltarla [e vai dove
vedi tutti qui punti di domanda ]:


La leggenda racconta ..."era in corso la rivoluzione russa
(1017) e l'assistente di Pavlov, noto fisiologo che stava
studiando la salivazione dei cani, era arrivato in ritardo per
azionare i marchingegni del loro laboratorio. Entrato, anche
un pò trafelato (fuori imperversava la rivoluzione) il giovane
assistente ...entra ed accende tutto. Ma non appena entra
nella stanza dei cani si accorge che, dopo aver acceso la
luce, questi prendevano a salivare. "Ma come, se non hanno
cibo davanti?" si è chiesto l'assistente...


...come capita spessissimo nella scienza, si è quindi trattato
di una serendipia...cioè di una scoperta casuale.
In pratica che cosa è successo, i cani hanno associato la
luce alla presenza del cibo e questo li ha fatti salivare. In
altre parole, uno stimolo incondizionato (presenza del cibo)
che provoca una risposta incondizionata (salivazione) è
diventato uno stimolo condizionato (la luce). Pavlov allora
si è messo a studiare in modo altamente scientifico, come
fosse possibile "modificare il comportamento" attraverso
una serie di "stimoli condizionati".


Tutto il nostro apprendimento è dipeso da questo "gioco"
di associazioni fra stimoli e risposte. Non voglio essere
troppo teorico per cui ti eviterò tutte le diatribe e le
evoluzioni di questa metodica...che fa ancora parlare ;-)
Nonostante tutto, Pavlov non aveva fatto altro che
mettere "sotto al microscopio" un fenomeno che tutti
gli allevatori, da secoli, già conoscevano...e altrettanto
hanno fatto Bandler e Grinder quando hanno visto che
la terapia cognitivo-comportamentale (allora ai primi
abori) era significativamente più efficace dei modelli
forti del periodo (la psicoanalisi).


"Ma Genna, ma stai mica per dirmi che è possibile
condizionare un uomo come si fa con gli animali???"...
bhe...si...e anzi ti dirò di più... è un processo inevitabile ;-)
E come si può fare????????????????????????????
creando stimoli ad hoc che colpiscano i nostri sensi...e
questo può essere fatto proprio con tutti i sensi.
Ma a cosa servono le ancore? servono a richiamare
risorse mentali che possono esserci utili nella vita...
o per depotenziare ed eliminare vecchi condizionamenti.


Il processo è semplice, si stimola una certa emozione
attraverso il linguaggio, di solito attraverso un attento
utilizzo delle domande evocative. Come ad esempio:
"come ti senti quando provavi X?" (X è un qualsiasi
stato risorsa che ci interessa in quel momento) e si
attende una risposta fisiologica... come il cambiamento
di colore del viso, della postura e della respirazione...in
pratica appena la domanda sembra generare la risposta
più intensa la si ancora. Puoi ancorare attraverso
tutti i sensi...


...per cui puoi toccare una parte del corpo (ancora kines-
tetica), muovere una mano davanti al campo visivo o
mostrando un colore o un simbolo (ancora visiva) oppure
emettendo un suono specifico , come anche una parola
specifica (ancora auditiva). Questo processo puoi farlo
anche su te stesso... facciamo un esercizio semplice per
provare l'effetto delle ancore... tieni presente che si
tratta di un condizionamento per cui, più ripeti la
associazione fra stimolo e risposta e più potente sarà
l'effetto... E...più è forte la sensazine che ancori e meno
avrai bisogno di ripetere l'associazione.


Pensa ad uno stato/risorsa che vorresti avere con te in
una determinata situazione, come ad esempio il fatto di
sentirti più sicuro. Pensa ad una volta in cui ti sei sentito
completamente sicuro di te, evita di pensare a cosa
complesse, pensa a cosa semplici come quando sei
certo di aver pagato una bolletta o qualcosa del genere;)
Ovviamente è meglio se la risorsa è elicitata da una
esperienza simile...se ad esempio devi affrontare un
esame è meglio se ripensi ad un esame che hai già
affrontato e dove ti sentivi sicuro del risultato...


...rivivi con tutti i sensi quel momento, vedi quello che
vededi, ascolta quello che ascoltavi e percepisci quello
che sentivi...e quando la sensazione raggiunge il suo picco
più alto "stringi un pugno" o "immagina un colore" oppure
immagina un "suono e/o una parola". Ora fai in modo di
distrarti...e quando senti che la sensazione è andata via
richiamala alla mente attraverso l'ancora. Cioè "stringi
il pugno" oppure "rivedi quel colore" oppure "ascolta
quella parola" e verifica quanto ti riporta a quello stato
risorsa. Ripeti l'associazione fino a quando la semplice
ancora non ti fa sentire, almeno, il 70% di quella 
sensazione.



Le ancore funzionano come una sorta di "memorandum
mentale" che permette al tuo "cervello - corpo" di
ricordare quella sensazione. Ma la potenza della emozione
non è l'unico fattore che ti permette di riaccedere alle tue
risorse "ancorate"... c'è anche l'intenzione e la fiducia che
hai nel processo. Se ti fidi del fatto che l'ancora funzionerà
questa funzionerà... come per tutte le cose ;-) L'aspetto
che molti piennellisti non tengono d'occhio è il fatto che
l'ancora è solo un memorandum e che fra lo stimolo e la
risposta ci sono altri processi cognitivi in corso...


...quindi abbiamo "stimolo ->processi di elaborazione
dello stimolo (che passano attraverso le nostre convinzioni, le
nostre scorciatoie mentali, i nostri schemi di rifermento, ecc.)
--> risposta". Ed è per questo che è necessario credere nel
processo, avere un'intenzione precisa che ti permetta di
elaborare al meglio lo stimolo.... altrimenti NON funziona;-)
o meglio funziona molto peggio. E questo lo sanno tutti quei
praticanti che hanno provato ad ancorarsi da soli una qualche
risorsa con scarso successo. Oppure quelle persone che
passano molto tempo ad ancorarsi di tutto perchè, magari,
una singola ancora non ha fatto il suo dovere.


Concludo: anche perchè l'articolo è diventato un pò troppo
lungo ;-) Ancorare significa associare un'emozione/stato
risorsa utile ad uno stimolo (visvo, auditivo o kinestetico).
E' una pratica conosciuta da secoli con l'allevamento degli
animali e anche nell'ipnosi classica (come trigger)...la PNL
l'ha semplificata e resa fruibile a tutti e in qualsiasi
momento della vita. Nei prossimi post sulle Basi della PNL
ti mostrerò moltissimi modi interessanti per utilizzarle...
anche modalità poco conosciute dai piennellisti e più
utilizzati nelle pratiche di modificazione del comportamento.

Read more: http://www.psicologianeurolinguistica.net/2010/11/basi-della-pnl-le-ancore-vol3.html#ixzz22JESmxJA

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