LA MEDITAZIONE MERKABA
La Merkaba - Introduzione
Utilizzata fin da tempi remotissimi, la Merkaba è una meditazione dagli effetti estremamente forti, estremamente indicata per il periodo temporale in cui ci veniamo a trovare. E' ormai assodato che l'umanità e con essa tutto l'universo, si sta preparando (o meglio sarebbe dire "si dovrebbe preparare") ad un salto dimensionale previsto a breve termine.
Con questa evoluzione si arriverà a raggiungere una dimensione nuova, differente, più completa, che ci permetterà di comprendere meglio la profondità dell'esistenza insieme ad altri arricchimenti personali.
Alcuni chiamano questo salto dimensionale "il ritorno a casa", intendendo con questa definizione la possibilità che ci viene data di avvicinarsi ancora si più alla nostra essenza profonda, quella che ci tiene in stretto contatto con l'Universo; non dimentichiamo che noi siamo parte dell'universo, ma con esso siamo una cosa sola, praticamente indivisibile.
L'argomento è serio, complesso e può incutere timore, ma non spaventiamoci. L'utilizzo della Merkaba ci prepara a questo salto dimensionale.
La Merkaba - I primi sei respiri
A cura di Giangi - pubblicato nell'aprile 2007
La Merkaba consta di diciassette respiri che vanno praticati seguendo una metodologia precisa.
In questo intervento impariamo come effettuare i primi sei respiri. Pur trattandosi di respiri, essi richiedono una preparazione a monte, a livello mentale. L'attivazione della Merkaba, come in altre tecniche di meditazione, si basa in primo luogo sulla visualizzazione. Visualizzare significa dare forma alle energie che verranno chiamate in causa. La visualizzazione potenzia l'efficacia e la durata delle meditazioni, quindi anche della Merkaba.
Nel nostro caso, l'elemento da utilizzare è un doppio tetraedro, come quello che è possibile vedere in questa stessa pagina. I due tetraedri rappresentano la parte maschile e la parte femminile di ogni essere e la loro interazione nell'universo. Il nostro corpo fisico va immaginato all'interno di queste figure geometriche come segue: la base del tetraedro superiore, definito "del cielo", si trova all'altezza delle ginocchia e la sua punta superiore siestende per un palmo di mano sopra la testa. La figura inferiore, tetraedro "della terra", si estende dalla linea dei capezzoli fino ad un palmo sotto i piedi.
Ora siamo pronti per effettuare i primi sei respiri: essi servono per purificarci da eventuali "sporcizie" energetiche che sono presenti nel nostro corpo. Ci mettiamo in posizione a noi comoda, in cui il nostro corpo sia rilassato in ogni sua parte.
Sgomberiamo la mente da ogni pensiero... con i palmi delle mani rivolti verso l'alto, uniamo il pollice con l'indice, senza fare eccessiva pressione, chiudiamo gli occhi e pronunciando a mente le parole "tetraedro del sole" visualizziamo la parte superiore della figura che si riempie di luce bianca mentre inspiriamo lentamente.
Nell'iniziare l'espirazione, pronunciamo a mente la frase "tetraedro della terra" e visualizziamo la parte inferiore della figura riempirsi di luce bianca. Quando siamo al termine dell'espirazione, trattenendo il respiro, immaginiamo di riempire la parte inferiore della figura di colore grigiastro e quando questa è piena, muovendo gli occhi rapidamente dall'alto al basso, di lasciare uscire le impurità.
Ripetiamo questa fase per sei volte, ogni volta variando la posizione delle dita delle mani che si toccano (vale a dire, pollice-indice, pollice-medio, pollice-anulare, pollice-mignolo, poi di nuovo pollice-indice, pollice-anulare e pollice-medio. Alla fine dei sei respiri, dobbiamo trovarci con il pollice ed il medio che sono a contatto.
Con questa fase, abbiamo completato i primi sei respiri della Merkaba. A presto con la seconda serie di respirazione.
La Merkaba - La seconda serie di otto respiri
A cura di Giangi - pubblicato nell'aprile 2007
Si tratta di otto respiri, che andranno eseguiti in successione ai primi sei che abbiamo visto nell'intervento precedente.
Sono suddivisi in tre gruppi, il primo dei quali costituito da quattro respiri. Per effettuare questi respiri, dobbiamo prima di tutto cambiare la posizione delle dita delle mani. Precedentemente, avevamo unito il pollice di ogni mano con le altre dita, seguendo la respirazione, passando dalla combinazione pollice-indice a pollice-medio e così via, fino a completare la serie di sei respiri. Ora uniremo il pollice, l'indice ed il medio delle mani e rimarremo in questa posizione per tutti i seguenti otto respiri.
Immaginiamo di visualizzare un canale luminoso lungo la spina dorsale, e nello stesso tempo una sfera all'altezza dello stomaco. Effettuiamo quattro respirazioni consecutive, facendo entrare l'aria dal naso e uscire dalla bocca; ad ogni respiro, la sfera che abbiamo nella pancia si ingrandisce e diventa sempre più luminosa. Nel terminare il quatro respiro, espiriamo con forza, come se dovessimo "sputare" qualcosa dalla bocca.
Rimanendo con le dita sempre nella posizione sopra descritta, effettuiamo tre respiri consecutivi di "rilassamento", seguiti da un respiro con il quale immaginiamo di portare la sfera tutt'ora presente sulla nostra pancia, all'altezza del cuore.
Non è difficile, no? :-)
Vi ricordo che imparare la Merkaba in questo modo non significa attivarla, l'attivazione avviene quando si eseguono le respirazioni in maniera continuata, dall'inizio alla fine.
A presto con l'ultima serie di respiri, la più bella ed efficace!
La Merkaba - Gli ultimi tre respiri
A cura di Giangi - pubblicato nell'aprile 2007
Ci siamo! Siamo pronti per l'ultima serie di respiri che compongono la Merkaba! La parte più bella, più intensa ed efficace! Composta "solo" da tre respiri, ma sono i respiri che permettono di accendere l'astronave e di partire per la nuova dimensione.
Ricordiamo che la Merkaba è una tecnica di meditazione che permette di elevarci, e di passare dalla terza dimensione, quella in cui ci troviamo ora, alla quarta dimensione, che implica un'enorme salto evolutivo. Per questa ultima serie dobbiamo cambiare la posizione delle mani: l'uomo deve mettere il dorso della mano sinistra sopra il palmo della mano destra, le dita si fermano alla base della mano destra. Per la donna, è l'opposto... la mano destra sopra la sinistra. Uniamo poi le punte dei pollici, senza esercitare troppa pressione.
Immaginiamoci all'interno del tetraedro di base, il triangolo con il vertice superiore deve iniziare dalle nostre ginocchia e terminare un palmo di mano sopra la nostra testa; il triangolo inferiore inizia dalla linea dei capezzoli e termina un palmo di mano sotto i piedi.
Con il primo respiro, ripetiamo a mente "stessa velocità": questo fa si che le due figure geometriche ruotino, uno in senso orario e l'altro in senso opposto, alla stessa velocità. inspiriamo ed espiriamo lentamente. Con il secondo respiro, ripetiamo a mente "trentaquattro ventuno": in questo modo le due parti della figura aumentano velocità ruotando uno più veloce dell'altro.
Completiamo il respiro, e quando iniziamo l'ultimo respiro, ripetiamo "nove decimi la velocità della luce". In questa fase potremmo avvertire la sensazione di essere dentro ad un "frullatore". Questo perché abbiamo attivato appieno l'energia della Merkaba che ora è pronta a dare i suoi risultati.
Può accadere che avvertiamo la sensazione di cadere o di essere "sparati" da qualche parte, non preoccupiamoci... la nostra "astronave" ci sta già accompagnando nel nostro viaggio.
Ora che abbiamo attivato, attraverso l'esecuzione di tutti i respiri, la Merkaba, essa va "mantenuta" ripetendo la procedura entro 48 ore, almeno per un mesetto. Se ciò non avviene, essa perde di efficacia e bisogna ripartire daccapo. Trascorso questo periodo di consolidamento, la Markaba può essere richiamata mentalmente attraverso la parola stessa "Merkaba", e gli effetti sono esattamente quelli ottenuti dall'esecuzione della respirazione completa.
Buon Viaggio Fratelli!
Tratto da: http://guide.dada.net/medianit_ed_equilibrio/interventi/2007/04/291785.shtml
fonte http://www.viveremeglio.org/0_meditazione/merkaba/merkaba.htm
img http://blog.libero.it/ArcangeloMichele/4832062.html
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