sabato 4 gennaio 2014

UN ABBRACCIO ..INTERIORE

Dopo qualche settimana, trovo di nuovo un paio d'ore per scrivere un articolo sul mio blog preferito… 
Per farmi perdonare (perché è anche diPERDONO che parleremo), cercherò di fornirti una tecnica di visualizzazione che ho ideato per allentare le terribili catene del Rrancore e del Risentimento.
Quando attraversiamo momenti difficili e subiamo dei torti, quando qualcuno ci fa del male, quando, insomma, ci sentiamo feriti da chicchessia, andiamo ad alimentare un fagotto emotivo di dolore che cresce sempre di più e, per così dire, si cristallizza dentro di noi.
Il problema è che il nostro ego sviluppa una forma di attaccamento così forte a questo "ammasso di sofferenza", tale da riportarlo spesso alla coscienza, un po' come la spazzatura che riemerge dalle profondità del mare, tanto per capirci.
Come è facile comprendere, soprattutto per chi la vive, questa situazione ci provoca sensazioni di malessere che sono negative ad ogni livello, spesso anche per chi ci sta attorno.
Per quanto sia difficile perdonare chi ci ha fatto del male, soprattutto se in grande quantità, il PERDONO è un'arma magica che, una volta sfoderata, spezza le catene del rancore e del risentimento, quelle a cui facevamo riferimento poco sopra.
Il Risentimento e il Rancore, attraverso il Perdòno, pèrdono la loro "etichetta" negativa e diventano Puro Amore.
Ma non preoccuparti, non ti sto dicendo di correre dai tuoi "nemici" e riempirli di parole dolci 
Ti sto solo spiegando, in base a quanto sperimentato su me stesso, ciò che accade a livello profondo.
Quando ce l'abbiamo con qualcuno, quando non "riusciamo" a perdonare, siamo vittime delle catene del nostro ego: "Come si è permesso!" "Non me lo doveva fare!" "Proprio a me!" "Ma chi si crede di essere?" "Gliela farò pagare!" "Non me lo sarei mai aspettato!" "E pensare che ha avuto tutta la mia fiducia…"
In questi casi, prima si agisce… meglio è! Se si aspetta troppo, l'accumulo di risentimento e di rancore rischierà di aumentare a dismisura… e a quel punto, perdonare, sarà ancora più difficile! Pensaci un attimo… Quante persone non sei riuscito a perdonare? Quante ne hai perdonate? Quante vorresti proprio cancellare dalla tua vita? 
E' difficile, lo so. Ma la tecnica che ti propongo oggi ti sarà certamente d'aiuto.
Pensa che, dopo averla applicata personalmente su una persona che "me l'aveva fatta grossa", quando l'ho reincontrata per strada non riuscivo più ad essere risentito… e lei se n'è accorta… tant'è che mi ha sorriso 
Da quel momento sono ripresi i rapporti, con tanto di chiarimento reciproco… Sappiamo come funziona, no? "Scusami tanto…" "Macché… Scusami tu!" "No, dai, ho sbagliato io!" "Nah… sono io ad essere stato frettoloso nel giudizio!" "Vabbé, non importa, basta che abbiamo chiarito!"
Insomma… esseri umani… 
A volte rompiamo i rapporti con le persone per delle vere e proprie stupidaggini e basta pochissimo per entrare nuovamente in sintonia. Altre volte i motivi sono meno futili, lo riconosco, e perdonare è molto più difficile. La cosa CERTA è che, la maggior parte delle volte, questo accade perché ciascuno filtra la realtà secondo il proprio Modello Interpretativo.
La MIA realtà, non è la TUA realtà. E questo, purtroppo, sono in pochi a comprenderlo. Da ciò originano gli equivoci, i dissapori, il risentimento, il rancore… E poi come si fa? Si "lascia andare", o quantomeno ci si prova.

Come "Lasciare Andare" La Tecnica Dell'Abbraccio Interiore

Ho suddiviso il procedimento in due parti distinte. Nella prima, attraverso la PNL e lesubmodalità, si proverà a depotenziare il ricordo "grilletto". Nella seconda, si proverà adallentare le catene che ci tengono prigionieri del risentimento e del rancore.

1^ Parte

  1. Per prima cosa hai bisogno del "materiale" su cui lavorare… Quindi devi individuare una persona che ha commesso un torto nei tuoi riguardi o ti ha fatto del male in qualche modo. Inizialmente ti consiglio di cominciare con situazioni "leggere". Padroneggiando la tecnica, con un po' di tempo, riuscirai a renderla incisiva anche nei confronti di quelli che ritieni i tuoi peggiori nemici.
  2. Siediti con la schiena eretta ma rilassata, per ridurre il rischio di assopirti. Fa' tre respiri profondichiudi gli occhi e riportati mentalmente all'evento principale che ha causato la rottura o la compromissione parziale dei rapporti con quella persona.
  3. Entra nel film mentale che stai riproducendo e, per prima cosa, dissociatipassando da un punto di vista interno ad uno esterno. Ti spiego meglio. Se l'evento lo stai rivivendo con la mente guardandolo dai tuoi occhi (quindi in prima persona), prova invece ad osservarlo dall'esterno, come se fossi alla TV (quindi in terza persona).
  4. Durante la riproduzione del "film", dissociati anche dalle emozioni che, con molta probabilità, ti troverai a rivivere. Qualora dovessero presentarsi, riferiscile semplicemente all'altro te stesso che stai guardando sullo schermo. Cerca quindi di evitare il più possibile il coinvolgimento emotivo.
  5. Una volta terminata la riproduzione del film, fa' un fermo immagine della scena più significativa, visualizzandola sempre in terza persona. Trasformala in un'immagine inbianco e neroscuriscila gradualmente e rimpiccioliscila fino a farla perdere sullo sfondo nero. Durante il processo, cerca di continuare a dissociarti dalle eventuali emozioni. Nell'eventualità ci fossero dei residui emotivilascia che scompaiano con l'immagine mentale.

2^ Parte

Per molti è la parte più difficile, soprattutto se la persona su cui stiamo applicando la tecnica ci ha fatto veramente molto male.
  1. Restando sempre nella stessa posizione, dopo aver visto scomparire il fermo immagine mentale e i residui emotivi, passa ad una visualizzazione in prima persona, vedendo comparire davanti a te il "nemico"Ha le braccia abbassate con le mani congiunte davanti a sé. Il capo è leggermente chino e lo sguardo triste. In questa fase è importantissimo superare le resistenze mentali che potrebbero compromettere una visualizzazione coerente con i pensieri generati. Cerca di allineare mente e visualizzazione.
  2. A questo punto, il nemico si inginocchia davanti a teSi sente in colpa e vuole chiederti perdono. Non parla… ma dentro di sé grida per implorarti di perdonarlo. Cerca di "sentirlo". Se necessario, prova a riprodurre volontariamente questo stato emotivo.
  3. Ora, senza parlare, avvicinati al "nemico", appoggiagli le mani sulle spalle,accarezzagli il capo e aiutalo ad alzarsi… Dopodiché, ABBRACCIALO e stringilo forte. Lui resta totalmente passivo, senza partecipare. Sei tu che agisci. Durante l'abbraccio (che devi vivere in ogni particolare, cercando di percepire ogni sensazione e ogni emozione), potresti avvertire sentimenti di rabbia e odio verso questa persona, conditi magari da una sfilza di "Perché?!". Lascia che ciò accada… Tu continua a stringerlo forte. Potrebbe anche capitarti di piangere… Lascia accadere anche questo.
  4. Quando ti senti libero dalla rabbia e dall'odio, mentre continui ancora ad abbracciare il "nemico", sussurragli all'orecchio "io ti perdono… io ti perdono… IO TI PERDONO!". A questo punto si attiva anche lui, partecipando all'abbraccio, per testimoniarti la suagratitudine. Prova a sentirla dentro di te. Prova a vivere quell'Amore che è venuto fuori dalla rabbia, dal risentimento e dal rancore. Percepiscilo con tutto il tuo essere. Questa è forse la fase più importante e significativa.
  5. L'abbraccio è adesso al termine, staccati dal tuo ex-nemico… che adesso ti sorride, ti ringrazia, si volta… e sparisce.
  6. Tre respiri profondiun sorriso… e apri gli occhi 
La prossima volta che incontrerai quella persona ti potrebbe sembrare tutto molto stranoSe avrai fatto tutto correttamente, la reazione scaturente dall'incontro potrà essere del tutto diversa (o quantomeno alleviata rispetto a prima). Potresti anche sorridere… 
Se ti accorgi che non è cambiato nulla, prova a riapplicare la tecnica e fallo con maggiore convinzione e con un'interpretazione degna di un premio Oscar! Inoltre, come già detto, comincia dalle cose "lieviper accumulare la preparazione necessaria alle sfide più difficili.
E ricorda, la tecnica funziona solo se lo vuoi realmente. Volerlo realmente significa sforzarsi per superare le resistenze della mente che potrebbe farci apparire il tutto come una grande cavolata. Se cedi, dimentica la tecnica, cestinala, anzi, dimentica anche VitaSuprema.net! 
Se invece ti impegni, impara ad agire come fossi un attore. Interpreta con serietà e trasporto emotivo il tuo ruolo! All'inizio ti sarà utile. Quando sarai diventato pratico, ti verrà tutto spontaneo… 


2 commenti:

  1. Ciao...intanto grazie, bellissimo post..e se invece di non riuscire a perdonare qualcuno, non riusciamo a perdonare noi stessi per aver fatto soffrire qualcuno?
    grazue

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    1. Ciao Chiara, non so cosa intendi aver fatto soffrire qualcuno, se qualcuno ha sofferto per le tue libere scelte non sei assolutamente responsabile per il suo dolore,cmq sia
      prova a fare la tecnica visualizzando te stessa, la parte che si sente in colpa, fai tuuta la procedura con te stessa abbraccia te stessa e perdona te stessa.
      In alternativa ti consiglio di farti alcune domande nello stile del metodo sedona;
      posso accettare la parte di me che si sente in colpa
      vuoi accettare la parte di me che si sente in colpa? Quando
      Puoi lasciare andare il tuo senso di colpa
      vuoi ? Quando?
      Buon Viaggio con amore Antar Raja

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