martedì 17 novembre 2015

Cos'è realmente la morte, e perchè se ne ha paura?


Osho risponde all'interrogativo più antico e importante per ogni uomo: l'anima è immortale?
Cos'è realmente la morte, e perchè se ne ha paura?

Paragonando in queste pagine la morte alla nostra ombra - che non possiamo nè sfuggire nè vincere - Osho ci insegna ad affrontarla senza timore attraverso la meditazione: per sfatare le paure che da sempre la attorniano ed entrare finalmente in sintonia con la vita del Tutto.


Dal libro

Si diventa liberi da ciò che si è conosciuto. E si trionfa su ciò che abbiamo conosciuto. Sconfitte e fallimenti sono dovuti solo all’ignoranza e all’oscurità. Con la chiarezza, la sconfitta sarebbe impossibile, perché la chiarezza porta la vittoria. La prima cosa che vorrei dirti sulla morte è questa: non esiste bugia più grande, anche se sembra vera. Non solo: sembra la verità fondamentale della vita, quasi la circondasse da ogni lato. Anche se ce ne dimentichiamo, o la ignoriamo, la morte ci resta comunque accanto; è perfino più prossima della nostra ombra. Addirittura siamo giunti a fondare la nostra vita sulla paura della morte.

La paura della morte ha creato la società, la nazione, la famiglia e gli amici. La paura della morte ci ha spinto a inseguire i soldi e ad ambire posizioni elevate. E la cosa più sorprendente è che anche i templi e gli Dei sono nati per paura della morte. Ci sono persone che, spaventate dalla morte, si inginocchiano a pregare, e si rivolgono a Dio con le mani giunte, levate al cielo. Eppure non c’è nulla di più falso della morte: per questo tutti gli stili di vita creati, dandola per autentica, sono falsi. Come facciamo a conoscere la falsità della morte? Come si può comprendere che non esiste morte alcuna? Finché non lo sappiamo, ne avremo sempre paura; finché non arriveremo a conoscerne la falsità, la nostra vita non sarà mai autentica. Se tremiamo di paura, a causa della morte, non potremo mai vivere. Solo coloro per i quali la paura della morte si è dissolta per sempre possono vivere. Come potrebbe farlo una mente che vacilla perché ha paura? Come si può vivere quando la morte sembra avvicinarsi a ogni istante? Come possiamo vivere?

Per quanto tentiamo di dimenticare la morte, di fatto non la scordiamo mai. Non importa che si costruisca il cimitero fuori città, essa continuerà a mostrare il suo volto. Ogni giorno, da qualche parte, qualcuno muore, e le fondamenta stesse della nostra vita vengono scosse. Ogni volta che vediamo la morte manifestarsi, diventiamo consapevoli della nostra. Quando piangiamo la morte di qualcuno, non lo facciamo solo perché quella persona è deceduta, ma anche perché intuiamo la nostra fine; il dolore e la tristezza non sono dovuti solo alla morte dell’altro, ma anche all’evidenza della nostra morte. In verità, ogni morte è sempre anche la nostra. E se siamo circondati dalla morte, come possiamo vivere? In quel contesto, vivere è impossibile: non possiamo conoscere cosa siano la vita, la sua gioia, la sua bellezza e la sua estasi; né è possibile raggiungere il tempio di Dio, la verità più alta della vita.

I templi e le preghiere creati per paura della morte non sono rivolti a Dio. Solo chi è ricolmo della gioia di vivere raggiunge il tempio di Dio. Il regno di Dio è colmo di gioia e bellezza, ma le campane del suo tempio suonano solo per coloro che sono liberi da ogni tipo di paura. Questo sembra difficile, perché a noi piace vivere nella paura. Ma delle due, solo una può essere vera. Ricorda, se è vera la vita, allora la morte non può esserlo; e se è la morte a esserlo, la vita non sarà altro che sogno e menzogna: non potrà mai essere vera. Le due cose non possono coesistere, anche se noi ci aggrappiamo a entrambe: noi abbiamo la sensazione di essere vivi e morti allo stesso tempo.

http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa


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