sabato 22 agosto 2015

ELIMINIAMO DA SOLI "L'IMPIANTO DELLA MORTE

Una tecnica di Andrei Skripka


Per chi non conosce ancora questa tecnica. L'ha inventato l'esoterista bielorusso ANDREJ SKRIPKA. ELIMINIAMO DA SOLI “L’IMPIANTO DELLA MORTE”!
Racconta l'autore:
... Un giorno ho avuto la fortuna di conoscere un ragazzino veggente, Timoteo (chiamiamolo così). Mi raccontò di aver visto un “angioletto” grigio, molto piccolo di statura, alto non più di 20-30 cm, cercare di mettere al suo nipote appena nato un “impianto”. Timoteo riuscì a impedirglielo.
Questo impianto lui lo chiama “il gene della morte”, oppure “il gene dell’invecchiamento”.
Probabilmente, l’impianto in questione rilascia, piano piano, una sostanza che blocca l’attività del timo, e quindi, i processi della rigenerazione dell’organismo che comincia a invecchiare e muore.
QUESTO IMPIANTO – ETERICO – HA LA FORMA DI SEMILUNA ROVESCIATA, CON LE ESTREMITA’ ALL’INSU, VERSO LA CLAVICOLE.
E’ SEMITRASPARENTE.
ALCUNI LO VEDONO SIMILE AD UN AGGEGGIO TECNICO CON SONDE, ALTRI, INVECE, LO PERCEPOISCONO SIMILE AD UNA MEDUSA DI ORIGINE EXTRATERRESTRE.
L’IMPIANTO VIENE STRATTO CON FACILITA’ IN UNA SOLA VOLTA . OCCORRONO 3-5 MIN.
COME FARE? Skripka lo fa vedere sul video. Non è necessario capire la lingue, seguite le sue mani.
Immaginiamo di avere una struttura semitrasparente, a forma di mezzaluna, un po’ dentro il nostro corpo, che si stende da una clavicola all’altra.
Mettiamoci davanti al SOLE.
Prendiamo questa struttura con entrambi le mani. Inspiriamo col naso. Espirando cominciamo ad allontanarla, a non più di 1-5 cm. Fatelo il più lentamente possibile!!! La velocità eccessiva provoca dolori nel petto anche ai materialisti irreducibili. STOP!!
Un’altra inspirazione, ed espirando allontaniamo la struttura di altri 1-5 cm. Procedere così finché le mani (leggermente piegate, immaginate di tenere l’impianto tra le dita) non saranno lontani dal corpo a distanza di 25-30 cm. Chi ha fretta potrebbe sentire dolori o, peggio, spezzare l’impianto in alcuni frammenti.
Dopo, espirando, tendiamo le mani (con l’impianto immaginario) verso il sole, esponiamolo al sole di modo che la luce solare attraverso le mani ci picchi negli occhi (chiusi). Stiamo così per 1-2 min, la struttura si scioglierà definitivamente. Ora allontaniamo le braccia dal petto ed esponiamo lo sterno alla luce del sole. La Luce solare guarisce le ferite eteriche. Massaggiamo il petto per qualche minuto.
E’ tutto. Ora osservate il proprio corpo, le sensazioni che sorgeranno (entro 5-6 ore), i pensieri che vi verranno (entro 10-12 gg). Vi sentirete diversi, sarete pronti a vivere con una nuova visione del mondo...
Attenzione! Sono confermati alcuni casi di presenza di un impianto sgualcito o danneggiato, potrebbe essere già deformato perché avevate già fatto altre pratiche spirituali. In questo caso c’è la possibilità di una sua ricrescita. Testate se dovete ripetere l’estrazione per altri 2-3 volte.

Olga Samarina
LA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA

http://divinetools-raja.blogspot.it/ La Via del Ritorno... a Casa

 

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