lunedì 17 agosto 2015

Preghiera della Guarigione dal passato



“Signore Onnipotente,

Tu che non hai nome, e che sei memoria nell’eternità dei tempi, Tu che sei Perdono totale, e conosci la storia della mia anima,

Guariscimi dal peso del mio passato.

Tu che , ancor prima che io nascessi, hai letto nel ventre di mia madre, Tu che hai sentito battere il mio cuore prima ancora che battesse, e che in esso hai raccolto le lacrime delle mie vecchie sofferenze,

Guariscimi dai miei ricordi.

Tu, che mi hai fatto appoggiare la pianta dei piedi su questa Terra, e che mi hai lasciato la libertà di camminarci sopra, di crescere e anche di inciampare,

Liberami dalle radici dei miei dubbi.

Tu che mi hai permesso di assaggiare ogni tipo di attaccamento,

Guariscimi dal mio appetito per la servitù.

Tu che mi hai visto crescere, rimpicciolire e spesso rifiutare la mano che mi tendevi, Tu che mi hai visto invischiarmi fino a negare la Tua Presenza nel profondo della mia stessa vita,

Guariscimi dalla mia mancanza d’amore e dalla mia cecità egoista.

Tu che mi hai sostenuto quando non riuscivo più a sostenermi da solo, e che hai saputo scomparire, affinché misurassi meglio la mia arroganza : Tu che hai lasciato che mi confondessi con la mia ombra, che usassi forza e parole che uccidono:

Guariscimi dalle scaglie con cui la mia pelle è ricoperta.

Tu che conosci le mie ferite, e leggi ogni solco che porto inciso nel cuore: Tu che mi perdoni ogni mia debolezza e continui ad avere fiducia in me, sebbene io sia così poco capace di amarti in me:

Guariscimi dall’averti dimenticato.

Signore Onnipotente,

Tu che non hai nome, e che sei memoria nell’eternità del tempo, Tu che sei Perdono totale,

Guariscimi dal mio passato attraverso la bellezza e la potenza del Tuo eterno presente che è in me, così come in ogni essere ed in ogni cosa”






Questa antica preghiera di tradizione Essena, mette rapidamente in contatto il vostro cuore con una potente eggregora. Rivolgendosi al Signore Onnipotente non fa appello ad una forza esterna a voi, ma all’impronta mnemonica del Divino assoluto dentro di voi. Tradizionalmente è chiamata “ Preghiera della guarigione dal passato”. Lasciate che queste parole vi impregnino, sentitele vivere dentro, nel centro del vostro essere, e a questo punto prendete carta e penna.

Appoggiate la punta della penna sulla carta e tenete gli occhi chiusi fino a che sbocceranno dentro di voi un meraviglioso silenzio ed una forma di vuoto meravigliosi.

Sempre ad occhi chiusi sentirete quando verrà il momento di lasciar correre la penna liberamente, in qualsiasi direzione in cui la mano la spingerà … sulla superficie del foglio.

Ora aprite gli occhi, posate la penna e guardate i ghirigori che avrete tracciato; essi saranno la replica di quelli che nel contempo circolavano nello spazio energetico del vostro cuore, provenienti dall’atomo-seme, il “ cervello mnemonico “ del cuore.

Lasciatevi permeare dall’essenza del vostro tracciato, osservatelo a lungo, amorevolmente, con compassione, perché è l’espressione della vita profonda che dentro di voi cerca sé stessa a tentoni; finalmente … le tendete la mano.

Esprime anche la schiuma dei vostri condizionamenti, l’esatto riflesso dei meccanismi delle vostre sofferenze.

Osservatelo dunque senza cercare di decodificarne il senso in alcun modo.

Ora chiedetevi: “In quale luogo preciso di questo tracciato situo il mio cuore?”

Quando avrete “sentito” dove situare, nel cuore del disegno, il vostri cuore, ponete in quel punto la punta della penna e da lì, incominciate a tracciare una spirale che, progressivamente avvolgerà l’insieme del groviglio fino al oltrepassarne il perimetro.

Avrete cura di tracciare la spirale in senso antiorario, ossia nel movimento che scioglie e disperde.

Il gesto va compiuto consapevolmente e con molta compassione, sapendo che, così facendo, state dando il via alla liberazione dei vostri vecchi schemi e paure.

A questo punto concedetevi un momento di silenzio per ringraziare il Divino per l’opera che sta compiendo nel vostro cuore …

Ora colmi di gratitudine, affidate il foglio al Fuoco, così che le forze dell’Etere, ne assorbano l’energia e la restituiscano alla Corrente di Vita Universale.

Ripetete l’esercizio ogni volta che sentite un richiamo interiore a farlo, l’ideale sarebbe eseguirlo ogni volta per un ciclo di 7 giorni consecutivi.

Ricordate di evitare gli eccessi, perché la mente dell’essere umano entra troppo in fretta in fermentazione, provocando una forma di ubriachezza ed esagerazione, che hanno ben poco a vedere col Risveglio.

                                                   


Dal Libro Anatomia del Divino – Daniel Meurois
http://divinetools-raja.blogspot.it/
La Via del Ritorno... a Casa

Nessun commento:

Posta un commento