Chi è che viene disturbato ?

Ascoltando Mooji nei suoi incontri coi devoti sottolinea che quando si usa l'inquiry l'importante non è osservare le cose che ci accadono centrando l'attenzione su di esse ma indagare su "a chi accadono".

Questo porta a rivelare che le cose che ci affliggono accadono alla persona e affliggono la persona ma la Presenza pura dl Sé che siamo nel profondo non viene toccata da queste cose né dai giudizi che il nostro personaggio dà su di esse e su se stesso.

Questo ci permette di assumere un maggior distacco da ciò che pensiamo di essere e che ci sta accadendo
e di stabilizzarci più facilmente in ciò che nella meditazione profonda o nell'invito al riconoscimento abbiamo riconosciuto di essere ed è una pratica molto utile da usare ogni qualvolta qualcosa ci disturba.


Chi è che viene disturbato ? Il vero IO o il personaggio storico che pensiamo di essere con la coscienza identificata?

E indagando ulteriormente utilizzando la percezione acquisita del riconoscimento di sé: questa identità che viene disturbata è realmente esistente in sé?
E quando si vede che l'identità fittizia della persona è vuota di auto-esìstenza il disturbo impallidisce fino infine a scomparire e rimane solo la Presenza.

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