giovedì 28 aprile 2016

Mi piacciono quegli abbracci che ...


Adoro gli abbracci che ci fanno dire “Avversità, non mi avrete”

Mi piacciono quegli abbracci che, nonostante non risolvano nulla, sono un modo per dire alle avversità che noi non cederemo. Mi piace chiudere gli occhi mentre mi circondano con una forza che spaventa le avversità, mentre creo quell’esorcismo che le farà fuggire come se fossero bambine spaventate inseguite da una strega.

Gli abbracci alleviano le tensioni, riducono lo stress, migliorano la nostra autostima, ristabiliscono la fiducia in noi stessi e nel mondo che ci circonda. Inoltre, rafforzano la nostra sicurezza e danno adito all’autoconservazione delle nostre necessità emotive.

La verità è che a volte, attraverso un abbraccio, c’è un qualcosa che fa “click”, che accende la lampadina del nostro benessere, che ci porta amore e alimenta sentimenti limpidi e meravigliosi che consolano il nostro dolore.

Pur nella distanza, quando un abbraccio è sincero, l’anima estende le sue ali ed è capace di abbracciare il cuore…
Il miglior calmante è un abbraccio

Ci sono abbracci che fanno chiudere gli occhi, sospirare e viaggiare in un mondo parallelo di pace e tranquillità. Dicono, in effetti, che la componente generica degli ansiolitici si chiami abbraccio, perché tranquillizzano chi li riceve in momenti di difficoltà e preoccupazione.

Possono perfino assumere più senso di un fiume di parole intrecciate e di pacche sulle spalle. Tutto questo ha una spiegazione semplice: gli abbracci sono gesti meravigliosi che servono per dire agli altri che stiamo loro accanto sia fisicamente sia emotivamente.


Perché la congiunzione di entrambe le presenze è essenziale affinché una persona percepisca un’altra attraverso la semplicità e la ricchezza di questo scambio. È con i piccoli dettagli ed i grandi gesti che percepiamo l’apprezzamento degli altri.

Il calore che viene da un abbraccio ci fa sentire che tutto andrà bene, che non bisogna arrendersi in nessun momento e che le persone che ci vogliono bene non ci lasceranno senza il loro sostegno e la loro consolazione.


Gli abbracci meravigliosi che scacciano le avversità e la tristezza dal corpo

È incredibile come possono cambiare le nostre emozioni quando qualcuno ci abbraccia e ci trasmette il suo affetto. Le emozioni negative come la tristezza e l’ira, anche se dolorose e sane, sono più facili da sopportare.

Gli abbracci ci ricaricano di energia positiva, trasmettono alla nostra mente che riusciremo a superare ciò che incombe su di noi e che non ci sono ostacoli che ci impediscono di camminare a testa alta e con lo sguardo in avanti.


Perché, in fin dei conti, un abbraccio è sentimento, medicina per i dolori dell’anima, pura delizia, contatto, affetto, incontro, amore, dolcezza, ricchezza, buoni propositi, uno sguardo nel cuore, nobiltà, comprensione, vicinanza, felicità, calore…


Adoro questi abbracci perché spezzano i miei momenti negativi, mi aiutano a mantenere un equilibrio, mi confortano e mettono a nudo la mia essenza. Li adoro perché mi trasmettono un affetto talmente profondo che devo darmi un pizzicotto per capire se sto sognando o se è vero che il mio mondo è così perfetto.

Perché gli incoraggiamenti con il tempo possono fare la differenza, far sorridere un cuore e dissolvere dolori e solitudine. Non c’è dubbio che ci facciano sentire speciali, che siano il miglior regalo che si possa dare.

Per questo motivo, non sottovalutate mai il potere fisico e psicologico di un abbraccio, perché questo semplice gesto può farvi uscire da un periodo buio, può illuminarvi nelle tenebre e rendere i muri delle vostre avversità piccoli e fragili.




http://lamenteemeravigliosa.it/abbracci-avversita-non-avrete/

"Quanti significati sono celati dietro un abbraccio? Che cos'è un abbraccio se non comunicare, condividere e infondere qualcosa di sé ad un'altra persona? Un abbraccio è esprimere la propria esistenza a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada, nella gioia che nel dolore. Esistono molti tipi di abbracci, ma i più veri ed i più profondi sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti. A volte un abbraccio, quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt'uno, fissa quell'istante magico nell'eterno. Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso, fa vibrare l'anima e rivela ciò che ancora non si sa o si ha paura di sapere. Ma il più delle volte un abbraccio è staccare un pezzettino di sé per donarlo all'altro affinché possa continuare il proprio cammino meno solo."... Pablo Neruda.

ABBRACCIATE... E SENTITE...

A volte ricevere un abbraccio è tutto ciò che ci serve... perché nell'abbraccio sono nascoste tutte le parole più belle del mondo...


...un viaggio meraviglioso è bellissimo attorno ad un cuore... senza stancarsi mai...
Ho sempre pensato che l'abbraccio dell'amicizia ha due ingredienti fondamentali e principali... il primo è la scoperta di ciò che ci rende simili e il secondo è il rispetto di ciò che ci fa diversi...
l'abbraccio dell' amore invece... è la più alta espressione di anima e sentimento... un ritrovarsi... "e lei si rannicchiò tra le sue braccia, si aggrappò a lui e lo sentì sussurrare... "ssstt"... non parlarono... lei annusò il suo profumo, ascoltò il suo respiro... il battito del cuore di quell'Uomo... appoggiò il naso sul suo collo... e si ritrovò finalmente a casa... desiderosi che quel momento durasse per sempre"... l'abbraccio... il gesto antico come l'umanità.
Molte volte mi sono soffermata a fare un’analisi di me stessa, dei valori in cui credo e delle cose più importanti per me. E’ strano, ma al primo posto ho sempre messo l’amicizia a pari merito con l’amore, forse perché sono l’uno la diretta conseguenza dell’altra.
Quanti tipi di abbracci esistono? Perché ne abbiamo così bisogno?

Ci sono giorni dove un freddo particolare e pungente , non ci lascia... possiamo accedere tutti camini che vogliamo, possiamo indossare capi in lana... accucciarci sul divano con la copertina fatta a mano dalla nostra nonna... ma nulla, quello strano freddo , non se ne va, ci crea disagio, insoddisfazione... e pensiamo... pensiamo...
la mente... cade sul pensiero di un caldo abbraccio... di casa... anche il più chiuso e ostile degli esseri umani insegue nel suo intimo la stessa necessità: toccare ed essere toccato con cura, abbracciare ed essere abbracciato con amore.


E chi finge il contrario, o sostiene che può vivere senza affetto e contatto, ne è ancor più bisognoso.

Quando ci coglie la fatica o le delusioni, o quando veniamo colpiti da una disgrazia, istintivamente sentiamo il bisogno di gettarci nelle braccia di qualcuno perchè ci consoli e si occupi di noi.

E quando abbiamo paura? Quasi sempre abbracciare una persona in stato di stress genera un effetto calmante, riducendo l'ansia e procurando un senso di maggior sicurezza

Come mai la stimolazione tattile, in forma di carezze, vezzeggiamenti, abbracci e 'coccole' riesce a produrre effetti tanto notevoli sugli individui turbati emozionalmente?

E come mai nella nostra vita quotidiana, familiare, di coppia, nell'amicizia e anche nelle relazioni di lavoro, un piacevole contatto fisico rappresenta una naturale ed organica fonte di benessere, gioia, gratitudine e piacere di vivere?

C'è una risposta molto semplice: ricevere un contatto affettuoso sin dai primi giorni di vita e crescendo saper comunicare con naturalezza e facilità nel contatto corporeo è un'esperienza fondamentale e necessaria per il sano sviluppo comportamentale dell'individuo.

Un confortevole contatto corporeo ci rende sicuri e dà fiducia in noi stessi e nella vita.

Ciò che ci collega al mondo è la comunicazione tattile.

Possiamo vedere, ascoltare, pensare a qualcosa, ma è attraverso il tatto che questo qualcosa entra a far parte della nostra esperienza di vita.

La Via del Ritorno... a Casa

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